Il gruppo PSA ha in programma di offrire al mercato versioni elettrificate per tutti i modelli in gamma entro il 2025. Lo ha rivelato l'amministratore delegato, Carlos Tavares, in occasione dell'Automotive News World Congress che si è svolto a Detroit.
Elettrificazione e guida autonoma. Il dirigente di origini portoghesi ha inoltre ribadito che, sempre entro i prossimi sette anni, saranno 40 i modelli elettrificati offerti in tutto il mondo dai marchi Peugeot, Citroën, Opel, Vauxhall e DS. Oltre alle strategie nell'elettrificazione, non è mancato uno spunto sulla tecnologia per la guida autonoma: l'80% dei veicoli del gruppo avrà caratteristiche di autonomia entro il 2030 e il 10% sarà di livello 4 e 5.
Ritorno in Usa. L'ad ha fornito poi ulteriori dettagli sulle strategie di espansione del gruppo, a partire dal ritorno sul mercato statunitense. PSA, intenzionata a lanciare nei prossimi anni 124 nuovi modelli in tutte e sei le regioni operative, tra cui anche il Nord America, è tornata da pochi mesi negli Stati Uniti dopo ben 25 anni di assenza. Il rientro è avvenuto lo scorso febbraio tramite la società di car sharing TravelCar e un progetto che nel complesso rappresenta, almeno inizialmente, una sorta di test sulle potenzialità del mercato per i marchi del gruppo transalpino. Ora l'obiettivo, tra l'altro ben precisato nel piano industriale Push to Pass, è quello di riavviare la commercializzazione diretta. Tavares non ha specificato quale dei cinque marchi sarà privilegiato, ma tutto lascia pensare che la scelta ricadrà sulla Opel. L’amministratore delegato ha infatti evidenziato che i futuri modelli del marchio saranno progettati con specifiche conformi alle normative statunitensi. Il primo esemplare è già pronto perché sviluppato in Europa da un team di ingegneri statunitensi, anche se PSA ha in programma di rientrare sul mercato statunitense in modo graduale puntando sui nuovi servizi per la mobilità e raccogliendo dati sulle preferenze degli automobilisti americani per delineare la miglior offerta possibile e quindi completare il progetto del rientro nel 2026. "Un piano decennale ci dà il tempo opportuno per comprendere correttamente questo mercato cruciale e lanciare i prodotti e i servizi giusti", ha affermato Tavares.
La sfida Opel. La grande sfida del gruppo PSA è comunque rappresentata al momento dall'integrazione della Opel e della sua consociata britannica Vauxhall. Dopo l'acquisizione della Casa di Rüsselsheim da General Motors nel 2017, è stato presentato un nuovo piano di rilancio per riportarla in utile entro il 2020 anche se sono molte le difficoltà da affrontare, a partire dalla mancanza di tecnologie innovative e di nuovi modelli pronti da lanciare. Tavares ha comunque ribadito la sua fiducia sulle capacità di PSA di rendere redditizie le ormai ex attività europee della GM anche grazie all'esperienza maturata negli anni scorsi per salvare dal baratro lo stesso gruppo francese. "I numeri che vedo dentro Opel e quelli che vedevamo da fuori dimostrano che la situazione della Opel è molto simile, se non la stessa, di quella di PSA nel 2013", ha detto Tavares. "Rilanciare la Opel è la mia priorità numero 1".
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