“Il Dna di Ferrari oggi è fatto da tre elementi: le performance da un lato, la versatilità e il confort dall’altro, e soprattutto le emozioni al volante. E anche nel futuro, quando una Ferrari sarà in grado di entrare nel centro delle città in modalità a zero emissioni, il sound dello scarico, la sensazione di guidare un mezzo agile come un go-kart e quella che amo chiamare accelerazione percepita, rimarranno i cardini di ogni nostro modello”. Con poche parole Michael Leiters, Chief Technical Officier del Cavallino Rampante, ha già disegnato l’avvenire tecnico della Ferrari.
Lunga vita al V12 aspirato. "Con la nuova gamma espanderemo tutti e tre gli elementi chiave del marchio: performance, emozioni, ma anche versatilità e confort. Svilupperemo una famiglia di V6 completamente nuova basata su una architettura estremamente innovativa e su componenti radicalmente nuove. Accanto a questa unità, proseguiremo negli sviluppi tecnologici del V8 turbo e del V12 aspirato, che rimarrà naturalmente in gamma."
Turbo ibrido derivato dalla F.1. Il motore a otto cilindri, in particolare, si arricchirà di una tecnologia turbo ibrida in arrivo dalla Formula 1 per migliorare i valori di accelerazione e piacere di guida. La seconda generazione dell’ibrido Ferrari avrà un’accelerazione migliore rispetto alla LaFerrari.
Motori più versatili. Le due nuove piattaforme in arrivo per i modelli di prossima generazione metteranno gli uomini di Maranello in grado di accedere a una versatilità senza precedenti: l’architettura a motore anteriore, transaxle, sarà naturalmente più flessibile rispetto a quella a motore centrale, perché è su questa (che sarà anche a trazione integrale) che nascerà anche la Purosangue. Quindi un interasse molto variabile e un ibrido con modalità puramente elettrica. I progettisti del Cavallino sono inoltre al lavoro anche su nuove sospensioni con una grande differenza tra i setup più confortevoli e quelli più sportivi.
Mai una Ferrari che si guida da sola. "Siamo anche concentrati sul futuro dell’interfaccia uomo-macchina delle Ferrari del futuro", ha continuato Leiters. "Ci saranno un nuovo cruscotto, un nuovo volante con comandi integrati e un head-up display. Quanto alla guida autonoma, non avremo mai una Ferrari che si guida da sola, ma nel segmento delle granturismo arriveranno presto gli Adas. Poi capiremo i benefici di sensori e intelligenza artificiale: la personalizzeremo in base alle nostre esigenze per offrire ai nostri clienti un’esperienza che rimanga riconoscibile come quella di una Ferrari".
La Dino non è nei piani. "Il motore V6 non ha a che fare con la Dino. La Dino non è nei nostri piani", ha detto poi Camilleri rispondendo alle domande della stampa. "Per quanto riguarda i volumi", ha aggiunto, "la Purosangue sarà il modello che piacerà di più in Cina e cambierà il nostro mix geografico. Non voglio dare indicazioni di volumi alla fine del piano: mi limiterò a dire che sarà quello il modello che alimenterà la crescita del segmento granturismo".
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