Il marchio Bertone, tra i più celebri al mondo nel campo del design automotive, ma già protagonista di due fallimentari tentativi di rilancio tra il 2008 e il 2014, tornerà presto a nuova vita. A tentare di ridare lustro al brand è la Flymove Holding, newco londinese promossa dalla padovana Equiventia Capital Partners.

Una piattaforma per la mobilità.La rinascita della Bertone rientra in una più ampia piattaforma di soluzioni, servizi e innovazioni tecnologiche per la mobilità elettrica. La Flymove punta per esempio a produrre energia rinnovabile, a gestire stazioni di servizio apposite e a lanciare nel lungo termine anche aerei elettrici a decollo verticale con i requisiti del progetto Uber Elevate. Il tutto grazie a collaborazioni con varie aziende: Energica Motors, Akka Technologies (che ha concesso il marchio Bertone in licenza esclusiva), Tecnam, Vercarmodel, Picchio Racing, Adria Raceway, BFR, Area Progetto, Codony Sport e prossimamente Tecnocarbon, Experenti e Movalia.

Citycar e sportive. La Bertone, che in futuro sarà affiancato da un altro brand del design auto decisamente meno noto come Coggiola, rappresenta comunque il fiore all'occhiello del progetto. Lo dimostra la presentazione in anteprima dei primi modelli: le citycar Dianchè One e Cube, le sportive BSS GT One e GT Cube e il prototipo Dianchè BSS GT Two Pikes Peak. Commercializzati solo online o tramite la grande distribuzione con il marchio “Dianchè by Bertone”, sono esclusivamente elettrici e utilizzano un sistema di scambio rapido delle batteria (BSS) sviluppato dalla Picchio Racing. Si tratta di un macchinario completamente automatizzato che, in soli tre minuti, sostituisce le batterie scariche con accumulatori carichi e alimentati escluvsivamente da energia proveniente da fonti rinnovabili. Le citycar verranno prodotte in Cina da un partner industriale (sono stati avviati contatti con aziende locali per poter chiudere un accordo per l'inizio del 2019), mentre le auto sportive, in edizione limitata a 10 esemplari l'anno, saranno assemblate in Italia, probabilmente nei pressi del circuito di Adria (Rovigo), a partire dall'autunno del 2019. Le consegne sono previste per il 2020, ma un primo esemplare è stato già venduto a un cliente arabo per la cifra di 3 milioni di euro. Il prezzo delle cittadine sarà invece decisamente inferiore, meno di 20 mila euro perché le batterie non sono incluse ma rimangono di proprietà del fornitore.

I numeri. Il piano industriale prevede l'istallazione di oltre 2 mila stazioni entro il 2026 (1.172 in Europa, 600 in Usa e 463 in Cina) e investimenti per oltre 540 milioni di euro sostenuti con finanziamenti da reperire anche tramite la quotazione in Borsa nel giro di tre anni. L'azienda punta, in 5 anni, a vendere 600 mila veicoli sui mercati italiano, europeo, statunitense e cinese per arrivare a un fatturato di 3,8 miliardi di euro. All'inizio del 2019 sarà inoltre costituita a Milano la Flymove Italia che sarà anche sede di rappresentanza delle varie società del gruppo, dei partner tecnologici e del Centro Design affidato allo spagnolo Carlos Arroyo Turon.
Le ambizioni sportive. Ambiziosi gli obiettivi nel campo sportivo. La divisione Motorsport, che testerà le vetture ad Adria e sarà affidata a Enric Codony, punta sin da subito a lanciarsi nelle competizioni dedicate alle auto elettriche. L'auspicio è partecipare e vincere la cronoscalata statunitense Pikes Peak già nel 2020 con il prototipo Dianchè BSS GT Two Pikes Peak sviluppato con la Picchio Racing. Ma in programma figurano anche il coinvolgimento in gare di endurance e l'avvio di un challenge per la Cube in Italia, Spagna e Francia.
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