Il consiglio di sorveglianza della Daimler ha proposto come nuovo presidente del massimo organo amministrativo del gruppo tedesco una vecchia conoscenza del mondo automobilistico in Germania: si tratta di Bernd Pischetsrieder, in passato ai vertici della BMW e della Volkswagen.
Il curriculum. Pischetsrieder, già membro del consiglio di sorveglianza della Daimler dal 2014, ha iniziato la sua carriera professionale con la BMW nel 1973, arrivando a ricoprire il ruolo di amministratore delegato della Casa bavarese tra il 1993 e il 2000. Quello stesso anno si trasferisce a Wolfsburg, dove assume l'incarico di numero uno della Seat prima di essere promosso, due anni dopo, al ruolo di ad dell'intero gruppo in sostituzione di Ferdinand Piëch. La sua carriera dirigenziale alla Volkswagen si chiude a sorpresa nel 2006, quando lascia il posto a Martin Winterkorn, ma rimane comunque a Wolfsburg con un incarico di consulenza fino al 2012. Riappare ai vertici di una grande azienda tedesca nel 2013, quando viene nominato presidente del consiglio di sorveglianza della compagnia di riassicurazioni Munich Re. Soprattutto, torna nel mondo delle quattro ruote dal 2014, in occasione del suo ingresso nel massimo organo amministrativo della Daimler.
Il caso Zetsche. A Stoccarda Pischetsrieder andrà a sostituire Manfred Bischoff, dal 2007 presidente del consiglio di sorveglianza e ora arrivato al termine del suo mandato. Quest'ultimo scadrà in occasione della prossima assemblea degli azionisti, in programma il prossimo 31 marzo, quando i soci saranno chiamati ad approvare la nomina di tre nuovi consiglieri: Elizabeth Centoni (attuale vice presciente della Cisco), Ben van Beurden (amministratore delegato della Shell) e Martin Brudermüller (numero uno della Basf). Bischoff, per i sopraggiunti limiti di età stabiliti dallo statuto sociale, avrebbe dovuto essere sostituito da Dieter Zetsche, ma l'ex amministratore delegato ha rinunciato alla candidatura in seguito alle critiche di alcuni grandi investitori per il suo coinvolgimento in questioni ancora aperte sul fronte del Dieselgate.
COMMENTI([NUM]) NESSUN COMMENTO
Per eventuali chiarimenti la preghiamo di contattarci all'indirizzo web@edidomus.it