La Suzuki è pronta ad abbracciare la mobilità elettrica, con il lancio di 17 modelli a batteria entro il 2030 e investimenti sull'elettrificazione per 2 mila miliardi di yen (circa 14 miliardi euro al cambio attuale), ma non ha alcuna intenzione di abbandonare le tecnologie tradizionali. E' quanto emerge dal nuovo piano industriale, incentrato sul proposito di raggiungere la "carbon neutrality" in Giappone ed Europa per il 2050 e in India per il 2070.
Le novità di prodotto. In particolare, la Casa nipponica ha in programma di lanciare in madre-patria sei modelli a batteria, a partire già da quest'anno con un piccolo veicolo commerciale, nonchè altre novità ibride per offrire una più ampia gamma di scelta ai consumatori e arrivare a un peso delle elettriche sulla gamma del 20%. Nel Vecchio Continente, saranno introdotte dall'anno prossimo cinque Bev, soprattutto Suv e compatte di segmento B, che andranno a costituire l'80% dell'offerta vista l'intenzione di adeguarsi "in modo flessibile" al contesto normativo e alla domanda di mercato. Infine, in India sono previste altre sei elettriche (il 15% del portafoglio prodotti), ma la Suzuki ha precisato l'intenzione di non limitarsi alle sole auto a batteria: saranno presentati anche veicoli con motore a combustione interna alimentati da metano, biogas e miscele di etanolo. "Lanceremo veicoli per varie fasce di prezzo, per varie persone e per varie regioni", ha spiegato il presidente Toshihiro Suzuki, sottolineando l'intenzione dell'azienda di non abbandonare le tecnologie endotermiche o ibride a causa della mancanza di infrastrutture di ricarica, degli alti costi delle elettriche e dei timori per la scarsa disponibilità delle materie prime per le batterie.
Investimenti e target. La Suzuki, intenzionata a sfruttare la collaborazione con la Toyota e le tecnologie del colosso delle tre ellissi per le sue strategie di elettrificazione, ha stanziato per il suo nuovo piano industriale 4.500 miliardi di yen (32 miliardi di euro), di cui 2 mila per le attività di ricerca e sviluppo e 2.500 per gli investimenti veri e propri. Dei 2 mila miliardi di risorse impegnate per l'elettrificazione, 500 milioni sono destinate a progetti nel campo delle batterie. Quanto ai target finanziari, l'azienda conta di raggiungere, nel 2030, ricavi per 7 mila miliardi di yen, a fronte dei 4.500 miliardi previsti per l'esercizio al 31 marzo prossimo.
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