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Industria e Finanza

Ford
Imminente l'addio alla Fiesta e alla fabbrica di Saarlouis

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La Ford è ormai sempre più vicina all'addio definitivo a due capisaldi della sua presenza, commerciale e industriale, in Europa: la Fiesta e la fabbrica di Saarlouis. La decisione dell'Ovale Blu di fermare la produzione della due volumi di segmento B è nota ormai da diversi mesi, ma ora c'è una data ufficiale, così come ci sono i primi segnali, concreti e non ufficiosi, sui progressi del processo di dismissione dell'impianto inaugurato nel lontano 1968 nella città della Germania sud-occidentale.

7 luglio. In particolare, secondo alcune ricostruzioni di stampa, l'ultimo esemplare della Fiesta uscirà dalle catene di montaggio di Colonia, una delle fabbriche più longeve d'Europa (l'inaugurazione risale al 1931), il 7 luglio prossimo, lasciando così spazio ai futuri modelli elettrici sviluppati dalla Ford sulla base della piattaforma Meb concessa dalla Volkswagen nel quadro dell'alleanza globale avviata tre anni fa: l'Explorer (svelata lo scorso marzo) e una crossover che dovrebbe essere presentata nella seconda metà dell'anno. Lo stop produttivo pone fine a un modello che ha fatto la storia della Ford: prodotta in oltre 20 milioni di esemplari e giunta alla sua ottava generazione, è stata per anni la vettura del marchio americano più venduta nel Vecchio Continente. I tempi, però, sono cambiati e Dearborn ha deciso di sacrificare la Fiesta, dopo ben 47 anni di ininterrotta produzione, per tener conto di margini sempre più risicati nei segmenti bassi del mercato e di una crescente preferenza, anche tra gli europei, per crossover e Suv. 

La cessione. Anche la dismissione di Saarlouis è cosa nota da tempo: proprio un anno fa, la Ford ha annunciato la decisione di chiudere lo stabilimento nel quadro di una strategia di progressivo ridimensionamento della presenza industriale in Europa, che ha già portato all'abbandono di non pochi siti manifatturieri. Negli ultimi mesi, sono state diverse le realtà ad aver manifestato l'interesse a rilevare lo stabilimento e a garantire un futuro a tutti o quasi i 4.600 lavoratori: si è parlato di almeno 15 potenziali investitori, tra cui anche costruttori automobilistici, come la cinese Byd, la canadese Magna e l'olandese Nedcar. Ora il processo di vendita è arrivato a una svolta. La Ford, intenzionata a fermare le attività produttive nel 2025 con l'ultima Focus, ha individuato "un importante investitore internazionale" e, insieme alle autorità pubbliche del Saarland, ha firmato un accordo preliminare per la cessione. "Questa è un'ottima base per ulteriori negoziati, con il potenziale per creare circa 2.500 posti di lavoro a Saarlouis. Questa settimana abbiamo fatto un grande passo verso questo obiettivo", ha spiegato Martin Sander, numero uno della filiale tedesca Ford Werke, sottolineando la priorità di trasformare l'impianto e creare future opportunità di lavoro. Per ora non si conosce l'identità dell'investitore, nè tantomeno il suo settore di provenienza. Evidentemente, sono stati firmati specifici accordi di riservatezza per evitare fughe di notizie, che, secondo il primo ministro del Saarland, Anke Rehlinger, potrebbero far saltare il tavolo negoziale.  

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