Servizi
How to
Fleet&Business
FORUM
seguici con
NEWS
seguici con
LISTINO
seguici con
USATO
seguici con
How to
seguici con
Fleet&Business
seguici con
Industria e Finanza

Fisker
Un Ocean di debiti: "Dubbi concreti sull'operatività"

SFOGLIA LA GALLERY

Si moltiplicano le ombre sul futuro della Fisker, all’indomani della presentazione dei dati finanziari relativi all’ultimo trimestre del 2023: numeri che evidenziano una perdita netta di 463,6 milioni di dollari (1,23 per azione) e costringono il fondatore a cercare aiuto esterno. La startup californiana confida in miglioramenti nel prossimo anno, con il passaggio dalla vendita diretta alla creazione di una rete di concessionarie in franchising: un cambiamento da cui dipendono solo in parte le sue chance di sopravvivenza. La Fisker, che di fronte ai conti ha espresso "dubbi sostanziali sulla sua propria capacità di continuare ad operare", ha infatti comunicato di essere in trattativa "con una grande casa automobilistica" (secondo indiscrezioni, la Nissan) per finanziamenti e "lo sviluppo congiunto di una o più piattaforme di veicoli elettrici", nonché per la produzione in Nord America.

Stop alle vendite dirette. "Il 2023 è stato un anno impegnativo", ha ammesso Henrik Fisker, presidente e amministratore delegato della società. "Ritardi nelle forniture e altri problemi ci hanno impedito di consegnare la Suv Ocean (si parla di meno di 5 mila esemplari in tutto il 2023, ndr) con la rapidità che ci aspettavamo". Per Fisker, l'azienda ha "incontrato ostacoli inattesi" nell’implementare un modello di vendita diretta al consumatore, sia in Nord America sia in Europa. A tal proposito, è in corso un cambio di rotta: "Siamo passati a un nuovo modello 'Dealer Partner' alla fine del 2023, ed è andata bene: abbiamo firmato numerosi accordi negli Stati Uniti e in Europa", ha spiegato Fisker. "Durante la transizione, le vendite hanno subito un impatto negativo. Tuttavia, riteniamo di poter iniziare presto a vedere i vantaggi, poiché i concessionari possono ordinare più auto di quante ne saremmo stati in grado di vendere noi ai clienti". Allo stesso tempo, il numero uno della startup con sede a Manhattan Beach ammette di "dover ancora dimostrare che questo modello funziona, poiché va contro l’approccio adottato da altre startup indipendenti di veicoli elettrici".

Un Ocean di debiti: "Dubbi concreti sull'operatività"

In cerca di un partner finaziatore: è la Nissan?. Nonostante le difficoltà, l’ex progettista di BMW e Aston Martin guarda avanti: "Sul fronte strategico, siamo in trattative con una grande casa automobilistica per un potenziale affare che potrebbe includere un investimento nella Fisker, lo sviluppo congiunto di una o più piattaforme di veicoli elettrici e la produzione in Nord America". Nello specifico - secondo quanto riporta la Reuters citando fonti coinvolte nelle trattative - il costruttore in questione sarebbe la Nissan, pronto a mettere sul piatto più di 400 milioni di dollari e a produrre l'Alaska, il pick-up elettrico della Fisker; la Casa giapponese, oltretutto, costruirebbe un proprio modello a partire dalla medesima base tecnica. La prudenza del ceo, però, è tanta e non si riflette solo nella ridondanza di certe parole ("potenziale", "potrebbe") usate nel comunicato. "La chiusura di qualsiasi transazione - si legge ancora nella nota ufficiale - sarà soggetta al soddisfacimento di condizioni importanti, tra cui il completamento della due diligence, la negoziazione e l'esecuzione di adeguati accordi definitivi". Sempre secondo le fonti di agenzia, l'accordo potrebbe chiudersi entro la fine di marzo. Nei prossimi mesi, Fisker prevede che le spese e il fabbisogno di capitale circolante diminuiranno nel corso del 2024, quando la Ocean entrerà nel suo secondo anno di produzione.

"Dubbi sulla futura operatività". Intanto, l’azienda non può far altro che constatare una situazione finanziaria decisamente difficile, che potrebbe portare a un’ulteriore riduzione dell’organico e, addirittura, a una chiusura delle operazioni a breve termine. “Nella misura in cui le risorse attuali di Fisker sono insufficienti per soddisfare le sue esigenze nei prossimi 12 mesi, la società dovrà cercare ulteriori finanziamenti e non vi è alcuna garanzia che Fisker avrà successo in questi sforzi", riporta il comunicato. "Se il finanziamento non arriverà" o sarà meno sostanzioso del previsto, l’azienda "potrebbe essere costretta a diminuire il livello di investimenti pianificato nello sviluppo del prodotto, a ridimensionare le sue operazioni, l’organico" e a ridimensionare la produzione della stessa Ocean. Questo, si legge ancora, "potrebbe avere un impatto negativo sulle prospettive commerciali e finanziarie della società", che di conseguenza esprime "dubbi sostanziali sulla sua capacità di continuare a operare quando il suo bilancio annuale per l’anno terminato il 31 dicembre 2023 sarà depositato presso la SEC (l'ente federale statunitense preposto alla vigilanza delle Borse)". Con conseguente addio ai sogni di espansione e al lancio delle varie Alaska, Ronin e Pear.

Un Ocean di debiti: "Dubbi concreti sull'operatività"

Verso un taglio del 15% degli addetti. Il raggiungimento di un accordo per ulteriori finanziamenti, quindi, è la conditio sine qua non la Fisker potrà andare avanti. “La società sta attualmente discutendo con un obbligazionista esistente circa la possibilità di effettuare un ulteriore investimento nella società”, spiega Fisker. In caso di successo, “l’utilizzo dei proventi sarà per scopi aziendali generali, per la produzione di veicoli e per la transizione in corso verso un modello di vendita incentrato sul concessionario”. Ma questo non scongiurerà i licenziamenti: “Fisker – si legge ancora nel comunicato - intende ridurre la propria forza lavoro di circa il 15%. Le riduzioni dell'organico sono prevalentemente legate al cambiamento della strategia di vendita da modello diretto al consumatore a quello Dealer Partner. Inoltre, l’azienda sta razionalizzando le operazioni, riducendo anche l’ingombro fisico e le spese complessive”.

COMMENTI([NUM]) NESSUN COMMENTO

ultimo commento
ultimo intervento

Fisker - Un Ocean di debiti: "Dubbi concreti sull'operatività"

Siamo spiacenti ma questo utente non è più abilitato all'invio di commenti.
Per eventuali chiarimenti la preghiamo di contattarci all'indirizzo web@edidomus.it