Il governo si divide sul tema degli incentivi all'acquisto di automobili. Secondo il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, i bonus in vigore (e quelli in arrivo a breve) non dovrebbero agevolare modelli made in China, ma per Adolfo Urso non c'è motivo di preoccuparsi: stando al responsabile del dicastero delle Imprese e del Made in Italy, infatti, "solo una parte estremamente esigua" delle agevolazioni, "pari al 2% circa", finirebbe ad auto cinesi.
Scontro a Roma. Per Urso, il nuovo meccanismo di incentivazione è stato "ancor più disegnato su un modello della produzione nazionale e basato sulle esigenze dei ceti popolari". Non solo: "Il piano incentivi", osserva il politico, "è stato sottoscritto anche dal ministero delle Infrastrutture e quindi anche dal ministro Salvini. Riteniamo che Stellantis, la prima e unica azienda automobilistica del nostro Paese, possa cogliere questa opportunità per aumentare in modo significativo la produzione di auto in Italia". Insomma, stado a Urso il nuovo meccanismo sarebbe "italiano, rivolto su modelli realizzati prevalentemente nel nostro territorio".
La questione Xiaomi. Urso è tornato anche sulla piattaforma della Xiaomi SU7, battezzata Modena: "Dopo il mio intervento molto chiaro e netto di sabato a sostegno delle giuste rivendicazioni del sindaco, la Casa ha contattato il ministero per assicurare che non avrebbe utilizzato il nome per un prodotto realizzato interamente in Cina", ribadendo di voler "rispettare comunque tutte le norme sulle indicazioni fallaci a tutela del consumatore e della produzione nazionale".
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