Un sondaggio della McKinsey, riportato da Automotive News, mette di nuovo in luce i problemi che allontanano la mobilità elettrica dall'adozione di massa, almeno in alcuni Paesi. Secondo i dati della società di consulenza, infatti, il 29% dei proprietari di veicoli a batteria sarebbe pronto a tornare al termico in caso di cambio dell'auto: un quadro di "pentiti" che fa riflettere. Le interviste dello studio sono state condotte a livello globale, coinvolgendo 30 mila consumatori (possessotri di Bev e no) e 15 degli Stati più rappresentativi del mercato (parliamo dell'80% delle vendite totali). Tra i dati più eclatanti c'è quello degli Stati Uniti, dove il 46% dei proprietari di elettriche vorrebbe tornare alle tecnologie tradizionali.
L'ostacolo della ricarica. A frenare le Bev è soprattutto l'inadeguatezza delle reti di ricarica: solo il 9% degli intervistati ritiene che l’espansione dei punti pubblici sia sufficiente a soddisfare le proprie esigenze e del 21% che non intende convertirsi alle auto a batteria, un terzo adduce come motivazione proprio la problematica del "rifornimento". Un altro aspetto negativo è legato alle percorrenze: tra i consumatori, le aspettative minime di autonomia sono cresciute mediamente dai 435,5 chilometri del 2022 a quasi 469. Richieste e necessità alle quali il mercato delle Bev sta rispondendo solo parzialmente.
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