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Tavolo Automotive
Urso ai sindacati: "Nessuno scontro con Stellantis"

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Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, cerca di placare i timori espressi dai sindacati dopo l'ultimo Tavolo Automotive su una spaccatura tra il governo e Stellantis. "Non c'è assolutamente nessuno scontro, ma la volontà di trovare una strada condivisa, anche con i sindacati e le Regioni, e con le imprese della filiera automotive che sono la forza del nostro Paese, per aumentare i livelli produttivi nel settore dei veicoli, auto e veicoli commerciali, nel nostro Paese", ha affermato Urso. "Noi vogliamo andare insieme. Innanzitutto con l'unica azienda produttrice di auto nel nostro Paese, cioè Stellantis: questo percorso lo abbiamo indicato già oltre un anno fa e con caparbietà vogliamo portarlo a termine". 

L'allarme dei sindacati. Intanto, però, la Fim-Cisl lancia un nuovo allarme sul fronte occupazionale a causa della fine degli cassa integrazione presso alcuni impianti del gruppo: il limite di utilizzo è di tre anni, ma in molti casi si è riscorso alle deroghe previste dalla legge. "Nel corso del 2025 sia l'indotto sia Stellantis esauriranno gli ammortizzatori sociali. Se non si interverrà per tempo ci saranno licenziamenti di massa", ha avvertito il segretario generale Ferdinando Uliano, aggiungendo che, se la situazione non cambia, ci sono "almeno 12 mila posti a rischio negli stabilimenti di Stellantis e altrettanti, se non di più, nelle fabbriche della componentistica". 

La posizione del gruppo. All'allarme ha risposto Giuseppe Manca, responsabile delle risorse umane e delle relazioni industriali della filiale italiana del gruppo automobilistico. "Stellantis ha condiviso con i sindacati il piano dell'azienda per l'Italia che assegna una missione a ogni stabilimento fino alla fine del decennio", ha affermato il manager durante il programma televisivo Omnibus su La7, aggiungendo che il Tavolo Automotive del 7 agosto "ha riflesso un anno di intensa dialettica dell'azienda con il governo, di cui già da oggi è importante provare a fare una sintesi nell'interesse del Paese e in considerazione della dimensione industriale di Stellantis in Italia". A tal proposito, Manca ha ricordato alcune iniziative come la localizzazione della "motorizzazione ibrida della Jeep Compass a Melfi, lo sviluppo di una Fiat 500 elettrica più competitiva e di una versione ibrida a Mirafori – dove sono stati avviati anche l'hub di economia circolare, l'impianto per le trasmissioni elettrificate e il Battery Technology Center – l'estensione della produzione della Fiat Panda a Pomigliano fino al 2029 e la localizzazione in Italia di due delle quattro piattaforme multi-energy, native elettriche, Stl Medium e Stl Large". "Stellantis sta lavorando intensamente con i suoi partner sindacali e con i suoi dipendenti per affrontare la crescente concorrenza, nel contesto di un mercato europeo che è molto al di sotto del periodo pre-Covid, oltre all'impatto della elettrificazione", ha concluso Manca. 

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