Non passa giorno senza notizie di aziende tedesche della filiera automobilistica in difficoltà, se non in bancarotta. Ora tocca alla Voit, uno tra i fornitori più rinomati della Germania: la società ha presentato istanza di insolvenza a causa delle crescenti sofferenze finanziarie. Il tribunale distrettuale di Saarbrücken ha accolto la richiesta, affidando la curatela fallimentare a Martin Kaltwasser dello studio legale Liser.
Cessione saltata. La situazione è peggiorata negli ultimi mesi in concomitanza con il fallimento dell'operazione di cessione a una società cinese: la Chongqing Millison Technologies avrebbe dovuto rilevare il 100% della Voit, fornendo le risorse necessarie per garantire gli obblighi finanziari. Saltata la vendita, la dirigenza è stata costretta ad accedere agli strumenti di protezione previsti dalla legge fallimentare tedesca, presentando l'istanza di insolvenza in autoamministrazione, una procedura che consente, per l'appunto, di proteggere l'azienda dalle richieste dei creditori, di pagare gli stipendi e di approntare un piano di rilancio. L'azienda ha sede a Sankt Ingbert, nel Saarland, regione che sta pagando caro la decisione della Ford di chiudere la fabbrica di Saarlouis, e produce diverse componenti per motori e trasmissioni: nel parco clienti della Voit figurano costruttori del calibro di Audi, BMW, Mercedes, Volkswagen, Ford, Jaguar e Land Rover. Oltre alla sede centrale a St. Ingbert, la Voit ha impianti in Francia e Polonia. La sua forza lavoro conta circa 2 mila dipendenti, di cui 1.600 in Germania.
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