Un primo pezzo di Pininfarina se ne va. Il carrozziere piemontese e la Iai (Innovation auto industry), società interamente controllata dalla famiglia Rossignolo, hanno firmato questa mattina un preliminare per la cessione degli impianti di Grugliasco, inclusi i rapporti contrattuali in essere tra Pininfarina e i 900 dipendenti, per due milioni di euro. La regione Piemonte, invece, attraverso la propria finanziaria FinPiemonte Partecipazioni ha presentato un'offerta per l'acquisto degli immobili, a eccezione della galleria del vento, per 15 milioni di euro.

La cessione del ramo d'azienda e l'operazione immobiliare fanno parte di un accordo complessivo che prevede anche finanziamenti regionali al piano industriale della Iai, nonché l'impiego dei proventi della cessione immobiliare per finanziare, tra l'altro, il Tfr dei dipendenti trasferiti. Pininfarina e Iai hanno ora tempo fino al 31 dicembre per perfezionare l'accordo in via definitiva.

Gian Mario Rossignolo, ex manager Fiat e Telecom, coltiva il sogno di produrre un'auto piuttosto esclusiva (anzi si parla di tre modelli) in alcune migliaia di unità l'anno e per questo aveva già tentato di mettere le mani sugli impianti della Bertone, poi acquistati dalla Fiat. Ora lo stabilimento di Grugliasco può offrirgli l'opportunità che cercava. In più Pininfarina potrebbe curare lo stile delle vetture.

Nell'impianto del Torinese intanto proseguirà fino al termine delle commesse la produzione dell'Alfa Spider e della Ford Focus CC a opera della Pininfarina.