Dopo un agosto in leggera risalita (+1,51%), a settembre il mercato italiano dell'auto torna nuovamente in passivo. La difficile congiuntura economica-finanziaria e la perdita di potere d'acquisto delle famiglie, infatti, continuano a influire negativamente sulle vendite. Secondo i dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il mese scorso sono state immatricolate 146.388 unità, il 5,7% in meno rispetto allo stesso periodo del 2010. Un dato che peggiora ancor di più il consuntivo dall'inizio dell'anno: nei primi nove mesi del 2011, infatti, sono state consegnate 1.369.545, pari a una diminuzione dell'11,3% rispetto al 2010.
Peggior risultato dal 1996. "Anche a settembre il mercato non dà segni di ripresa e si attesta sui livelli del 1996 – ha dichiarato Eugenio Razelli, presidente dell'Anfia (Associazione nazionale filiera industria automobilistica). Nel 2011 sia il primo sia il secondo trimestre hanno chiuso con una contrazione a due cifre: -23% il primo, complice il confronto con un primo trimestre 2010 ancora influenzato dagli effetti degli incentivi 2009, e -13% il secondo, mentre il terzo trimestre risulta in flessione del 5,8% e il trend non cambierà di segno negli ultimi 3 mesi dell'anno. Anche ipotizzando, senza alcun elemento a supporto, un quarto trimestre in pari sullo stesso periodo del 2010, l'anno si concluderebbe con 1.788.000 unità immatricolate, in calo dell'8,8% sul 2010. Il peggior risultato dal 1996".
Calo dei consumi. "Il difficile contesto economico-finanziario del Paese - commenta il direttore generale dell'Unrae, l'associazione delle Case automobilistiche estere presenti in Italia - confermato dalle recenti stime al ribasso del Governo sul Pil (0,7%), dalla continua perdita di potere di acquisto delle famiglie (-0,2% nel 2° trimestre) e dal conseguente calo dei consumi, impongono iniziative immediate per rilanciare la crescita. Il sostegno allo sviluppo del Paese non può prescindere da una forte azione strutturale di rilancio del comparto automotive, che rappresenta – con tutta la filiera – uno dei settori più rilevanti e determinanti per la crescita dei consumi e del Pil in Italia".
Le marche nazionali fanno registrare a settembre 42.783 immatricolazioni (-4,2%) con una quota di mercato del 29,23%. Ancora una buona performance per il marchio Lancia (+20,9%) e per i nuovi modelli Lancia Ypsilon (5.577 unità) e Fiat Freemont (1.941), che confermano il buon posizionamento del mese scorso nella classifica delle auto più vendute a settembre. Nel cumulato da inizio 2011, il totale immatricolato si attesta a 403.770 vetture (-15%), mantenendo la quota di penetrazione al 29,5%.
La top ten delle Case. Nella classifica delle consegne di settembre, la Fiat si mantiene al primo posto con 31.051 unità (-7,54%), seguita da Ford (11.558, -5,06%) e Volkswagen (10.669, -1,34%). Quarta è la Opel (10.129, -0,8%) davanti a Lancia (7.319, +20,9%), Citroën (6.482, -22,36%), Renault (6.340, -15,8%) e Peugeot (5.809, -30,85%). Chiudono la top ten Nissan (5.778, +70,9%) e Toyota/Lexus (5.416, -22,91%).
Fiat Panda in testa. Nella graduatoria delle auto più vendute, la Fiat Panda è in testa con 10.426 unità, davanti a Punto (10.183) e Lancia Ypsilon (5.577); fra le diesel, dietro alla Punto (4.566) troviamo Ford Fiesta (2.823) e Volkswagen Golf (2.401). In leggero calo rispetto ad agosto (mese in cui si attestava al 56,8%), ma sempre su livelli alti, la quota delle vetture a gasolio, pari al 54,9% del mercato. Praticamente stabile, quindi, la quota registrata nei primi nove mesi del 2011, pari al 55,5%. In discesa anche il mercato dell'usato, che totalizza nel mese 375.747 trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture a concessionari (-3,3%).
Roberto Barone
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