Contratti Fiat
Fissato l'incontro coi sindacati

Martedì prossimo sarà una giornata campale per la Fiat e per i sindacati. Per quella data è stato, infatti, fissato il confronto tra la Casa automobilistica e le sigle dei metalmeccanici, compresa la Fiom. Sul tavolo delle trattative il nuovo contratto – il cosiddetto modello Pomigliano - che interesserà gli oltre 80 mila addetti negli stabilimenti italiani dell'auto e del settore, un incontro ritenuto quanto meno doveroso dopo la disdetta, da parte del Lingotto, di tutti gli accordi precedenti.

Termini e Pomigliano. Intanto questa mattina le fabbriche Fiat vivranno due momenti diversi, tra rassegnazione e malinconia per il posto di lavoro che molti perderanno e la gioia per averlo ritrovato: a Termini Imerese oggi, ultimo giorno di attività, è prevista un'assemblea davanti ai cancelli. A Pomigliano è programmato, invece, un brindisi tra i 360 neo assunti e il direttore Sebastiano Garofalo per ufficializzare l'avvio della produzione della nuova Fiat Panda.

I sindacati. Doppio volto anche per i sindacati che martedì prossimo rischieranno una nuova spaccatura: da una parte Fim, Uilm, Fismic e Ugl, che pure avevano chiesto chiarimenti dopo la disdetta del contratto, dall'altra la Fiom che ribadisce il suo dissenso. Un primo segnale in tal senso arriva dalla Cnh di San Mauro Torinese dove c'è stato uno sciopero in previsione di una mobilitazione generale che potrebbe coinvolgere più stabilimenti. E come si è visto in passato, anche in questa situazione le divergenze tra le diverse sigle e la Fiom appaiono ancora più evidenti: Eros Panicali, segretario nazionale della Uilm, e Antonio D'Anolfo dell'Ugi, parlano di "impegno per dare per dare le giuste risposte ai lavoratori del gruppo in termini di condizioni normative ed economiche". Ma la Fiom, che sulla vicenda Termini parla di "comportamento irresponsabile da parte della Fiat", annuncia battaglia.