L'ambizioso piano industriale quinquennale presentato nel 2010 dall'ex CEO Dany Bahar per il rilancio del marchio Lotus è stato definitivamente cancellato dai nuovi proprietari della DRB-Hicom.
Troppo ambizioso. Secondo fonti malesi, il progetto è stato giudicato troppo ambizioso ed è stato formulata una nuova strategia, che di fatto "salva" la nuova Esprit e cancella gli altri modelli previsti, che avrebbero considerevolmente allargato e alzato di livello la gamma di prodotti del costruttore inglese. La supercar, nel frattempo, è stata però posticipata e non ci sono ulteriori informazioni sul suo sviluppo, soprattutto in merito all'inedito V8 di 4.8 litri progettato e costruito in proprio. Attesa al Salone di Parigi a settembre, la Esprit è invece stata rimandata a data da destinarsi, visto che la Casa inglese non sarà fisicamente presente all'evento francese.
Nuovi obiettivi. La nuova strategia sarà finalizzata entro 12 mesi e prevede anche importanti tagli alle consulenze esterne, per sfruttare al meglio i tecnici e le figure chiave già integrate nella struttura. Nel frattempo è stata nuovamente esclusa l'ipotesi di vendita del marchio Lotus, ma il problema potrebbe essere facilmente aggirato se, come da recentissime indiscrezioni, il Gruppo Volkswagen fosse pronto ad acquisire la malese Proton e, di conseguenza, la controllata Lotus. Proton ha già investito oltre 200 milioni di sterline da gennaio per la Lotus, con una previsione di ulteriori 100 milioni di sterline per il 2013. L.Cor.
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