Una richiesta danni di 6,7 milioni di sterline, pari a 8,5 milioni di euro al cambio attuale: a tanto corrisponde, secondo i suoi legali, la valutazione del danno subito da Dany Bahar nell'allontanamento dal ponte di comando della Lotus. Lo scorso giugno, il manager, che ha un passato in Ferrari, avrebbe subito un licenziamento senza giusta causa da parte della DRB-Hicom, la società malese che controlla la maggioranza del Costruttore britannico.
I malesi non ci stanno. La notizia è stata diffusa proprio dall'azienda asiatica, che ha tenuto a precisare come il dirigente sia stato sollevato "dopo un'inchiesta sul periodo della sua dirigenza", difendendo la decisione e dicendosi pronta a combattere "vigorosamente" contro la richiesta, secondo quanto riportato da Bloomberg.
In cerca di futuro. Dany Bahar era arrivato al timone della Casa di Hethel con l'ambizione di rendere la Lotus una vera e propria concorrente per i costruttori di granturismo di prestigio, Ferrari in testa. La sua partenza ha portato con sé una serie di conseguenze, prima fra tutte la cancellazione del piano quinquennale di sviluppo dei prodotti anticipato in pompa magna al Salone di Parigi del 2010. F.S.
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