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Industria e Finanza

Fiat
Cassa integrazione per la riorganizzazione di Mirafiori

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Il prossimo 6 maggio la Fiat avvierà un nuovo programma di cassa integrazione a Mirafiori, in vista della riorganizzazione della fabbrica e del suo rilancio produttivo. I piani, di cui si è parlato a più riprese di recente, dopo l'accordo odierno con i sindacati assumono uno spessore più significativo. La nuova cassa integrazione di Mirafiori durerà cinque mesi e si estenderà dunque ben oltre il precedente termine di luglio.

Oggi c'è solo la MiTo. Attualmente, lo storico impianto torinese è praticamente fermo: dei 5.315 dipendenti, sono in 1.500 a lavorare, e solo per tre giorni al mese, sulle linee dell'Alfa Romeo MiTo, unico modello rimasto in fabbrica. Con la riorganizzazione, l'attuale stato di cose cambierà radicalmente.

Il primo nuovo arrivo: Maserati Levante. I primi investimenti, pari a circa venti milioni, saranno destinati a creare un polo a supporto delle attività industriali nel torinese e preparare la logistica per le linee Maserati: a Mirafiori, secondo i piani, vedrà la luce la Levante, inedita Suv del marchio modenese che concorrerà alla sua grande crescita commerciale programmata per i prossimi anni.

La Suv dell'Alfa. Basata sulla piattaforma della Jeep Grand Cherokee, la Levante dovrebbe avere una sorella a marchio Alfa. Sulla sport utility del Biscione, in ogni caso, è ancora presto per pronunciarsi, dal momento che non sono ancora chiare le sue dimensioni, né il suo segmento d'appartenenza. Secondo quanto riportato oggi dall'edizione torinese de "La Repubblica", tuttavia, i lavori per le linee del modello Alfa Romeo partiranno nel corso dell'autunno.

Rinnovamento a 360 gradi. Nel processo di ristrutturazione sono previsti anche l'ammodernamento della pista di collaudo, in vista dell'arrivo dei nuovi modelli, nuove soluzioni per l'ergonomia e il risparmio energetico, il rifacimento di una parte delle officine di verniciatura e il trasferimento della lastratura dell'ex-Itca di Grugliasco. Anche i 333 addetti impiegati in questa sede rientreranno nel programma di cassa integrazione: secondo quanto riportato dal quotidiano "La Stampa", i primi a spostarsi saranno i circa 50 addetti che lavorano sulla MiTo, che verranno poi seguiti dai colleghi impiegati sui modelli Maserati.

Fabio Sciarra

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