Secondo alcune informazioni riportate oggi da Automotive News, la Fiat starebbe per raggiungere un accordo con la Mitsubishi per la fornitura di un grande pick-up da parte della Casa nipponica: un simile modello, destinato ai mercati europeo e latino-americano, verrebbe realizzato a partire dall'attuale L200, per poi essere commercializzato dal brand Fiat Professional a partire dal 2016.
La scommessa su Fiat Professional. Lo sviluppo della gamma commerciale nel settore dei pick-up è solo un'altra delle tante iniziative prese dalla dirigenza per riportare il ramo europeo del Gruppo FCA ai profitti. E la scelta di puntare su Fiat Professional non è casuale: nel mare di perdite accumulate negli scorsi anni da Torino sul suolo del vecchio continente, la branca commerciale ha rappresentato un'isola felice, capace di accumulare utili al contrario dei marchi automobilistici veri e propri.
Gli obiettivi commerciali. L'anno scorso si è chiuso per Fiat Professional con un totale di 431.000 esemplari venduti: l'obiettivo del Lingotto - e nel raggiungerlo il nuovo modello contribuirà sostanzialmente - è quello di toccare quota 600.000 nel 2018. Il derivato del Mitsubishi L200 (modello costruito in Thailandia), non sarà il primo pick-up in assoluto a essere proposto dalla Fiat, che da anni commercializza in America Latina (e su alcuni mercati europei) la Strada, un modello compatto a trazione anteriore costruito in Brasile e venduto in 134.000 unità l'anno scorso.
Un'ambizione non nuova. L'idea di costruire un pick-up a marchio Fiat, in realtà, viene da lontano, dai primi anni dell'era-Marchionne: come ricorda Automotive News, già nel piano industriale del 2006 era prevista (per il 2008) una simile iniziativa, poi non portata a termine, da realizzare sulla base della Tata Xenon. Nel 2010 il progetto era tornato d'attualità, stavolta con il coinvolgimento del Dodge Dakota, ma anche in quel caso i piani non presero corpo. F.S.
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