In cordata verso la Cima Brenta: un'insolita ascensione di inizio giugno fra rampe nevose, colate di ghiaccio e stalattiti. Aspettando l'estate con ramponi e piccozza.

a cura di Meridiani Montagne

Area: Dolomiti di Brenta
Accesso: Madonna di Campiglio ? Vallesinella
Partenza: rifugi Francis Fox Tuckett e Quintino Sella (2272 m)
Arrivo: Cima Brenta (3150 m)
Dislivello: 878 m
Durata: 3 h e 30 min
Difficoltà: AD
Punti d'appoggio: rifugio Tuckett, tel. 0465441226, www.rifugio-tuckett.it

Informazioni:
www.campigliodolomiti.it tel. 0465447501

Descrizione:
i rifugi Francis Fox Tuckett e Quintino Sella si trovano uno accanto all'altro nell'alta Vallesinella, ai piedi della Vedretta di Brenta, su un breve spalto sotto il Castelletto Inferiore. Si raggiungono da Madonna di Campiglio con ottimo sentiero che segue il fianco boscoso della Vallesinella. In alternativa ci si porta al rifugio Vallesinella in auto (negli orari consentiti) o con la navetta e da qui si seguono le indicazioni. Il sentiero è totalmente in salita con scalinate e tornanti che agevolano la marcia. Al primo tratto nel bosco segue la parte finale fra rododendri e mughi. In alternativa si può utilizzare la funivia del Grosté quindi il sentiero n° 316 che conduce al rifugio in un'ora e mezza. L'itinerario è una bella e facile salita su ghiaccio (una delle pochissime della zona) che conduce verso la Cima Brenta.
(realizzazione video: Mirco Robaldo)
La salita è da affrontare a inizio stagione. L'itinerario si svolge lungo lo scivolo ghiacciato che dalla vetta scende direttamente alla Bocca di Tuckett. Dal rifugio Tuckett (2272 m) si segue il sentiero che procede in piano verso la Vedretta di Brenta Inferiore. Dopo una zona di mughi si continua sul sentiero che taglia a mezzacosta la morena e che porta alla vedretta. La si risale per facili nevai sino alla Bocca di Tuckett (2648 m; 1 h). Da qui si continua in salita in direzione sud lungo la vedretta e si attacca lo scivolo ghiacciato. La pendenza aumenta progressivamente, fino a toccare i 50 gradi. Ci si può tenere a sinistra lungo le rocce della cresta nord (la parte destra del canale è più ripida e sfiora i 60 gradi) per uscire sulla cresta nevosa. Da questa prospettiva vale la pena pensare alla prima discesa con gli sci del canale compiuta dagli altoatesini Heini Holzer e Ander Tscholl il 21 giugno 1970. Con il progresso della tecnica e dei materiali questa discesa è oggi alla portata di molti, quasi "facile" con particolari condizioni di innevamento. Dall'uscita si continua per la calotta sommitale e si guadagna la vetta. Si può scendere dalla via di salita oppure per la via delle Bocchette Alte. Questa seconda soluzione può essere più complicata a inizio stagione, quando la neve nasconde i cavi e i passaggi sono più difficili da individuare.

Marco Rolando