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Cronaca

Comunali 2016
Stefano Parisi: "Se divento sindaco..."

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È stato l’ultimo tra i leader candidati a guidare Palazzo Marino ad aver sciolto la riserva: Stefano Parisi è un manager, scelto dal centrodestra per tornare a mettere la mani sulla città, persa nel 2011. Fino a poche settimane fa la sua vita era solo Chili TV, piattaforma web di film e serie televisive in streaming; ora veste i panni del politico, anche se fin da giovane è stato sedotto dall’impegno civile. In passato è stato ad di Fastweb, prima ancora direttore generale di Confindustria e city manager del Comune di Milano, quando sindaco era Gabriele Albertini. È nato a Roma, ha 60 anni, può contare sul legame profondo con la metropoli lombarda: vuole che, con il suo impegno, Milano diventi "un modello per il Paese". Forze politiche che rappresenta: Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d'Italia, Nuovo Centrodestra.

Come si muove? Che mezzi possiede?
Possiedo l'automobile, ma non la utilizzo a Milano. Di solito mi muovo con il car sharing, il bike sharing e con i mezzi pubblici;  fortunatamente è possibile, sebbene sia il car sharing sia i mezzi pubblici devono essere potenziati.

Ritiene che sia giusto pagare, come succede adesso, 22 euro per sostare otto ore in strada e senza custodia?
È troppo. Comprendo la necessità di scoraggiare il traffico privato, ma le politiche punitive fini a se stesse non raggiungono lo scopo.

Che cosa farebbe contro le emergenze smog che si verificano ogni inverno?
Il blocco del traffico a singhiozzo non serve a migliorare le cose, è dimostrato: servono concreti investimenti per promuovere la riconversione ecologica delle abitazioni e incentivare l'acquisto di automezzi a basso impatto ambientale.

Vorrebbe allargare l'Area C?
No, piuttosto tornerei all'Ecopass, dove chi inquina paga. L'Area C è un modo per fare cassa: chi  acquista un mezzo che la normativa europea e italiana classifica come scarsamente inquinante non può vedersi punito economicamente dal Comune di Milano.

Per limitare il numero di auto in ingresso in città, pensa a grandi parcheggi esterni con agevolazioni per chi li utilizza o ad altre soluzioni?
Anche, ma non solo. I parcheggi hanno senso se, una volta  lasciata l'automobile, c'è un sistema di trasporto pubblico efficiente e puntuale.

Che cosa cancellerebbe fra quanto fatto dalla vecchia giunta?
Area C a parte, è difficile cancellare qualcosa, perché in questi anni sono stati prevalentemente realizzati i progetti presentati dal centrodestra, a partire  dalle nuove linee  delle metropolitane.

Michele Chicco

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