Primo passo verso la notifica digitale generalizzata delle multe stradali, anche ai cittadini che non hanno una Pec o che non utilizzano l’app IO. Dal 25 marzo scorso, il Servizio notifiche digitali (Send), ossia la piattaforma informatica attraverso la quale dovrebbero passare - il condizionale è d’obbligo, poi vedremo perché - tutte le comunicazioni tra le pubbliche amministrazioni e i cittadini, può avvalersi, per la notifica degli atti, dei primi 4 mila “Punti di ritiro Send”. Si tratta di altrettanti Caf, Centri di assistenza fiscale, a cui potranno rivolgersi i cittadini non digitalizzati per gestire in modalità tradizionale le comunicazioni provenienti dalle stesse amministrazioni. Tra le quali, appunto, le multe stradali.
Il servizio notifiche digitali (Send). Prima di spiegare come funzionano i punti di ritiro, però, è necessario fare un passo indietro e ripartire da Send, una piattaforma istituita nel 2020 (ma operativa dal 2023) con l’obiettivo di digitalizzare le comunicazioni delle amministrazioni ai cittadini e a cui è possibile accedere tramite Spid o Cie. Per esempio, quando un Comune che ha aderito al servizio vuole inviare un verbale, lo deposita su Send. A questo punto, possono verificarsi quattro possibili situazioni:
1. Il destinatario ha una Pec, è registrato a Send e su di essa ha inserito il proprio indirizzo Pec: Send manda via Pec un “Avviso di avvenuta ricezione” (AAR) del verbale con un QR Code per consultarlo e pagarlo con pagoPA;
2. Il destinatario non ha una Pec, ma è registrato a Send, su cui ha indicato il proprio normale indirizzo email e/o un numero di cellulare: riceverà un messaggio di cortesia sulla propria mail o sul proprio cellulare tramite il quale potrà consultare il verbale su Send e pagare la multa con pagoPA;
3. Il destinatario non ha una Pec, non è registrato al servizio Send (e dunque non ha indicato recapiti alternativi), ma è utente dell’App IO, su cui ha attivato il servizio Send: il verbale potrà essere consultato sull’app IO e la multa potrà essere pagata tramite pagoPA;
4. Il destinatario non ha una Pec, non è registrato al servizio Send (e dunque non ha indicato recapiti alternativi) e non è utente dell’app IO: Send invierà una raccomandata cartacea all’indirizzo di residenza del destinatario contenente l’Avviso di avvenuta ricezione (AAR) – con le istruzioni e un QR Code per vedere il verbale e pagare la multa – a quel punto gravata delle spese di notifica dell’avviso - oppure farselo stampare (a pagamento) in uno dei “Punti di ritiro Send” e pagarlo con modalità tradizionali.
I vantaggi di Send. Tre i vantaggi della piattaforma Send. Da una parte la velocità delle notifiche, digitali e, dunque, svincolate dai tempi e dalla macchinosità del servizio postale; in secondo luogo i costi, visto che la notifica digitale costa solo due euro (a cui, nel caso delle multe stradali, si aggiungono le eventuali spese di accertamento, spese che però i comuni più seri dovrebbero azzerare); infine, la possibilità di avere su un’unica piattaforma - consultabile in qualsiasi momento e ovunque - tutto lo storico delle comunicazioni ricevute dalle pubbliche amministrazioni, senza necessità di polverosi archivi cartacei.
I punti di ritiro. Come detto, i primi punti di ritiro a disposizione dei cittadini che non sono registrati sulla piattaforma Send e non utilizzano l’app IO sono, per ora, i circa 4 mila Caf che hanno aderito all’iniziativa (l’elenco è qui, sezione “Punti di ritiro”). In pratica, in ogni punto di ritiro sarà possibile chiedere, a pagamento, una copia cartacea del verbale. L’utente, o un suo delegato, dovrà avere con sé l’Avviso di avvenuta ricezione (AAR) ricevuto a casa e presentare all’operatore un documento d’identità e il codice fiscale.
Le criticità. Fin qui, tutto molto bello. Peccato però che l’adesione al servizio Send non sia obbligatoria per le pubbliche amministrazioni. Molte delle quali, dunque, in piena era digitale continuano a stampare e a inviare i verbali con il servizio postale o, in alcuni casi, con poco affidabili servizi di consegna privati. Oltretutto, quasi sempre affidando a ditte private specializzate in questo business il servizio di stampa e postalizzazione e scaricandone il relativo costo sui cittadini. Attualmente le amministrazioni che volontariamente hanno aderito a Send sono appena 4.536, di cui solo 4.479 comuni. Insomma, di strada da fare ce n’è ancora.
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