Per noi italiani, più che per altri, il momento di separarsi dall’auto che abbiamo guidato per anni è denso di significati, fra ricordi legati a un rapporto di lunga durata e tanti dubbi sulle modalità con cui sostituire la nostra compagna di strada. Non a caso siamo abituati a sopravvalutare il valore residuo del veicolo e, in una trattativa d’acquisto tradizionale, rimaniamo piacevolmente sorpresi quando il venditore ci sottopone una valutazione dell’usato in permuta superiore alle quotazioni di mercato, anche quando sappiamo che l’origine di quella sopravvalutazione è in realtà uno sconto. Il noleggio a lungo termine permette di svincolarsi da questa impostazione: il periodo di utilizzo dell’auto è stabilito in partenza, e in base a questo è calcolata l’entità del canone mensile che dovremo pagare, senza dover più pensare a quanto varrà l’auto al termine e a chi venderla, perché il bene rimane di proprietà della società di noleggio. E, come abbiamo ripetuto più volte, questo significa anche che la maggior parte delle incombenze riguardo ai servizi (gestione garanzia, manutenzione, assistenza) alle questioni amministrative (immatricolazione, assicurazione e, volendo, anche bollo) sono a carico della stessa società.

Le preferenze. L’attaccamento al veicolo è giustificato dal fatto che, in media, un italiano tiene l’auto 12 anni. Il veicolo diventa così un componente della famiglia. Un legame confermato dai risultati dal sondaggio di qualche mese fa fra i lettori di Quattroruote e focalizzato proprio sulla propensione a considerare il noleggio. ll 66% ha dichiarato di guidare la stessa vettura per almeno 72 mesi: quei due terzi di risposte sono ripartiti fra un 42% che tiene l’auto dai sei ai dieci anni, e un 24% che, addirittura, supera il decennio. Pensare di passare improvvisamente a una fruizione per soli 3 o 4 anni ci può forse disorientare, o far nascere preoccupazioni riguardo ai costi da sostenere. Ma proprio le scadenze di 36 o 48 mesi proposte nella maggior parte dei casi sono la principale garanzia di avere per tutto il periodo un’auto più efficiente, sicura e fruibile anche nelle aree soggette a divieti della circolazione. Lasciare a fine noleggio un veicolo ancora efficiente può far pensare che con questa formula ci si perda. Nel sondaggio sono relativamente poche, il 16%, le persone che si sono dette attratte dal noleggio a lungo termine perché dà la possibilità di cambiare spesso la vettura con un modello più aggiornato. E un altro 16% di partecipanti vede il più grande vantaggio nell’assenza di preoccupazione per il valore dell’usato. Numeri bassi che tradiscono una conoscenza di questi aspetti non particolarmente diffusa.

Partner influenti. È indubbio che una parte del canone è rappresentata proprio da una frazione di perdita di valore del veicolo; una perdita che però, negli ultimi anni, è possibile stimare con sempre maggiore precisione. I grandi operatori del noleggio a lungo termine sono player abbastanza influenti da poter partecipare alle dinamiche di mercato e possono, anzi hanno tutto l’interesse, a proporre al cliente la soluzione che favorisca una taglia di canone giusta. Infine la possibilità di acquisto dell’auto, che molti considerano un’opzione frequente tanto quanto lo è per altre forme di acquisizione. Non ci sono reali vincoli che impediscano di diventare proprietari del veicolo che si è avuto in locazione, ma, al termine del periodo di noleggio è probabile che si siano apprezzati i vantaggi dell’utilizzo, anziché della proprietà dell’auto, al punto che l’acquisto della vettura difficilmente sarà preso in considerazione, preferendo esercitare il diritto al ritiro del veicolo da parte della società di noleggio.
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