Si completa la gamma della Mini seconda generazione, finora composta dalle versioni sportive "Cooper" e "Cooper S". Al salone di Ginevra del prossimo marzo, BMW (cui appartiene il marchio britannico) presenterà la "One" e la "Cooper D", che saranno in vendita dal prossimo aprile.
Per la "One", sigla che tradizionalmente indica l'allestimento d'attacco della Mini, è previsto un "1400" a benzina tutto nuovo, completamente d'alluminio e capace di 95 CV. Le prestazioni annunciate sono interessanti, con una velocità di punta di 185 km/h e uno "0-100" in 10,9 secondi, e si accompagnano a consumi più contenuti del 15% rispetto al passato (la Casa dichiara una media generale di 5,7 litri/100 km).
Per la prima volta, la sigla "Cooper" è stata legata a un motore a gasolio, che sulla prima generazione della Mini era riservato, invece, all'allestimento "One". Sotto il cofano, ora, è previsto un turbodiesel per la verità non inedito: si tratta dell'ormai onnipresente "1600" da 110 CV nato dalla joint-venture tra Psa (Peugeot-Citroën) e Ford. Grazie anche alla generosa coppia motrice (260 Nm con overboost), promette prestazioni all'altezza: velocità massima di 195 km/h e 9,9 secondi per passare da 0 a 100, con consumi che non possono impensierire nessuno (la media generale è di 4,4 litri/100 km).
I prezzi: 17.550 euro (Ipt esclusa) per la "One" e 20.950 per la "Cooper D".
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