La DR, l'azienda italiana fondata dall'imprenditore molisano Massimo Di Risio, un passato di corridore e poi di distributore automobilistico, pare intenzionata a dotarsi di una gamma completa. Dopo aver presentato la dr1, la piccola di casa, al Motor Show di Bologna dello scorso anno, porta al Salone di Ginevra la dr2 (foto in alto). Come dice il nome, si tratta di un gradino successivo, a cavallo tra il segmento A, quello della Fiat Panda, e il segmento B, cioè la categoria di Grande Punto e Peugeot 207, per intenderci. Rispetto a queste ultime, la dr2 è una trentina di cm più corta: misura 3 metri e 70.

Realizzata, come il resto della gamma DR, su scocca cinese, la dr2 ha nel cofano anteriore lo stesso motore a benzina 1.3 da 83 CV che equipaggerà la piccola dr1. Secondo la Casa questo propulsore spingerà la dr2 da zero a 100 km orari in 12,1 secondi e fino a una velocità massima di 156 km/h. Il motore sarà disponibile anche nella versione bi-fuel benzina e Gpl, che di CV ne eroga 78.

Precedendo di un mese la dr1, la dr2 arriverà sul mercato per giugno, in un'unica versione superaccessoriata, che offre di serie, tra le altre cose, climatizzatore, specchietti esterni e alzavetri a comando elettrico, cerchi di lega, vernice metallizzata e radio con lettore cd.

Intanto, mentre completa la parte bassa della sua gamma, la DR sogna in grande, addirittura una supercar. Per coltivare l'idea ha avviato una collaborazione con l'Istituto europeo di design che ha consentito a tredici giovani allievi di proporre i loro bozzetti. Ne sono stati scelti tre, denominati Action, Spirit e Soul (rispettivamente nella seconda, terza e quarta foto), che saranno esposti in scala 1:4 nello stand ginevrino della DR. In base ai giudizi della stampa, ne sarà scelto uno da realizzare in scala 1:1 e da cui potrebbe nascere la prima supersportiva targata DR.