Il nome definitivo è stato scelto: Countryman. La prima Mini in versione Sport utility sarà presentata a marzo al Salone di Ginevra, ma in listino entrerà soltanto a settembre.
L'atteso quarto modello della gamma arriva dopo la berlina, la Clubman e la Cabrio e porta con sé una ventata di novità: a parte le due porte in più, la piccola Suv supera i 4 metri di lunghezza (il passo è di 2,6 m), quindi diventa la più grande della famiglia; inoltre su alcune versioni (Cooper D e Cooper S) è disponibile persino la trazione integrale.
Vasta la gamma di motori: per i benzina si parte dal 1.600 da 98 CV della One, per passare alla Cooper che di cavalli ne ha 122, per finire col 1.600 turbo da 184 CV della Cooper S. Ques'ultima versione vanta prestazioni ragguardevoli: 215 km/h, la velocità massima, "0-100" in 7,6 secondi. Due le scelte a gasolio: la One D, spinta dal 1.600 da 90 CV e la Cooper D da 112 CV.
Se fuori la Countryman sfodera un look massiccio e robusto, dentro l'abitacolo è raffinato e pieno di dispositivi tecnologici (come l'interfaccia per l'iPhone) e di insolite trovate: lungo il tunnel centrale si estende fino ai due sedili posteriori - i posti a bordo sono quattro, il quinto è un optional - una slitta scorrevole che funge da portaoggetti e da piattaforma di collegamento per lettori Mp3. Rispetto alla berlina, è cresciuto anche il bagagliaio: la capacità di carico è di 350 litri, che diventano 1.170 con i sedili posteriori abbassati. (D.S.)
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