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Bugatti
Personalizzazioni senza limiti

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Ogni Bugatti è un pezzo unico, qualcuno lo è un po' di più. Come, per esempio, i tre esemplari esposti al Salone di Ginevra, veri esempi del livello al quale si può spingere la personalizzazione offerta dalla Casa del Gruppo Volkswagen. Si tratta di una Veyron 16.4 Grand Sport da 1.001 CV e di due Grand Sport Vitesse da 1.200 CV.

 

Omaggio alla Royale. La parte posteriore di questa 16.4 Grand Sport, così come la copertura del motore e altri dettagli (soprattutto del frontale), sono finiti nel colore "green carbon": a seconda del grado di inclinazione dei raggi del sole, però, la tinta può apparire più morbida o intensa. Le portiere, gli spoiler anteriori e gli specchi esterni sono di alluminio spazzolato, così come le prese d'aria, mentre i cerchi da 20" hanno inserti di verde e grigio, insieme con finiture diamantate. Sul tappo del serbatoio campeggiano il logo EB e l'immagine dell'elefante, un ricordo dei simboli Art Déco disegnati da Rembrandt Bugatti e riservati ai sei soli esemplari della Royale costruiti tra il 1926 e il '33. All'interno proseguono i temi del verde e del grigio su sedili, volante e leva del cambio. Questa versione della Grand Sport è in vendita a 1,92 milioni di euro.

 

Grand Sport Vitesse I e II. Le due versioni della Veyron con motore W16 da 1.200 CV si differenziano soprattutto per le finiture in nero e bronzo. La Vitesse I mette in piena luce i componenti neri di fibra di carbonio, mentre le pinze dei freni e gli specchietti sono blu e i montanti del tetto, insieme alla griglia, sono di alluminio spazzolato. L'interno è finito con pelle "nero beluga" e "marrone gaucho", mentre gli elementi visibili di carbonio sono neri e alcuni dettagli, come le scritte sul poggiatesta, sono nel classico "light blue" della Bugatti. Inserti di carbonio sono previsti anche nelle portiere , nella console centrale e nell'alloggiamento dell'iPad. Il prezzo di questo esemplare è di 2,2 milioni di euro.

 

Carbonio e bronzo. La Grand Sport Vitesse II, invece, gioca tutte le sue carte sugli elementi di carbonio di colore bronzo, che interessano la carrozzeria, i montanti del tetto (dall'aspetto dorato, in certe condizioni di luce), le prese d'aria e gli specchi. Per contrasto, i particolari delle prese d'aria, i pannelli laterali, gli specchi esterni e il muso sono di un marrone definito "Fire Finch". La Bugatti chiama questo accostamento Ying & Yang, per sottolineare anche il contrasto con le finiture spazzolate della griglia anteriore a ferro di cavallo e dei cerchi. All'interno, l'originalità dell'esemplare è accentuata dalla combinazione tra le tinte arancio "potente" e caffè scuro delle finiture. Il costo della vettura è stato fissato in 1,95 milioni di euro.

 

Emilio Deleidi

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