C'è un momento che tutti aspettano ai saloni dell'auto. Sì, ok, ci sono le nuove tecnologie, le show car pirotecniche, i grandi nomi dell'auto tedesca (che qui al Salone di Francoforte 2013, da padroni di casa, fanno impallidire il resto del mondo), ma niente, in assoluto, genera l'attesa creata da un nuovo modello del Cavallino. Oggi, l'occhio del ciclone era proprio lì, sopra la Ferrari 458 Speciale, che rappresenta il nuovo vertice della gamma a otto cilindri di Maranello.
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Una "otto" da dieci e lode. Quello della V8 a motore centrale, se possibile, è un tema meno aristocratico rispetto alla classica gt col V12 davanti, ma nel tempo è entrato a pieno titolo nel repertorio migliore della Ferrari. La Speciale, che ne rappresenta l'ultima interpretazione, lascia di sasso per quanto promette sulla carta, e riallaccia i fili con una tradizione ormai consolidata, nata con la 360 Challenge Stradale e proseguita poi con la 430 Scuderia.
Speciale, e basta. C'è poco da aggiungere sul conto dell'ultima arrivata: mai, come nel caso di una nuova Ferrari, a parlare sono i numeri, di cui abbiamo già dato ampiamente notizia. Sì, volendo trovare una sintesi efficace, Speciale, è la definizione migliore che se ne possa dare.
Da Francoforte, Fabio Sciarra
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