Le auto come la Peugeot RCZ R non nascono per segnare volumi di vendita da record. A un modello del genere si affida piuttosto un compito di immagine, l'affermazione di un concetto forte, in grado di far brillare di luce riflessa anche il resto della gamma. In questo senso, la versione più sportiva della RCZ costituisce un esempio emblematico della ristretta categoria di auto in oggetto.
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Figlia di Peugeot Sport. Sviluppata dal reparto Peugeot Sport, la RCZ R rappresenta un importante riscatto per gli uomini che fino a inizio 2012 seguivano il programma della 908 alla 24 Ore di Le Mans: chiusa quell'esperienza, il reparto corse si è reso protagonista di un rilancio "intelligente", che l'ha portato ad assumere un nuovo ruolo nell'economia della Casa.
La prima "R". Oltre alle versioni più sportive - e alla RCZ R ne seguiranno altre -, è stato affidato a Peugeot Sport lo sviluppo di alcuni progetti speciali, come quello della 208 Hybrid FE, che abbiamo guidato in anteprima in Francia nelle scorse settimane. Scendendo nello specifico, per la variante cattiva della coupé è stato realizzato un 1.6 turbo da 270 CV e 330 Nm, derivato dalle versioni più tranquille del THP ampiamente utilizzato sui modelli del Gruppo Psa.
Autobloccante Torsen all'anteriore. Così equipaggiata, la RCZ R è in grado di coprire lo 0-100 in 5,9 s, raggiungendo una velocità massima di 250 km/h, secondo le dichiarazioni ufficiali. Presentata, tutt'altro che casualmente, a Goodwood lo scorso giugno, la sportiva francese è stata anche alleggerita (ora pesa 1.280 kg) e ribassata di 10 mm, oltre che dotata di un autobloccante Torsen all'anteriore. Proprio come l'RCZ Cup, la versione da pista, che viene realizzata dalla stessa Peugeot Sport.
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