La Suzuki ha diffuso le prime immagini e informazioni ufficiali relative alla nuova Swift. La nuova generazione della cinque porte giapponese sarà in vendita in Giappone a partire dal prossimo 4 gennaio, ma il suo debutto globale è comunque fissato a marzo al Salone di Ginevra, quando si conosceranno le specifiche per il mercato europeo.
Design inedito per carrozzeria e interni. Il design è stato totalmente ripensato, grazie all'introduzione di nuovi elementi come i gruppi ottici Led e le aggressive prese d'aria, oltre al particolare andamento del montante posteriore che permette di nascondere visivamente la maniglia della portiera, dando risalto alla larghezza dei passaruota. Anche gli interni, visibili per il momento nella variante con guida a destra, sono stati completamente rivisti e si distinguono dagli altri modelli Suzuki per il volante sportivo a tre razze, per le bocchette di aerazione circolari e per il grande display dell'infotainment. Per il momento non si conoscono né le dimensioni esterne né quelle interne, quindi non è possibile sapere se siano cresciute l'abitabilità e la capacità del bagagliaio.

I motori 1.0 Boosterjet e 1.2 SHVS ibrido. La nuova Swift eredita i recenti propulsori introdotti dalla Suzuki Baleno e i modelli sono denominati, almeno per il mercato interno nipponico, RS ed Hybrid ML: il primo utilizza il 1.0 Boosterjet turbo a iniezione diretta abbinato al cambio automatico sei marce, mentre il secondo propone il 1.2 Dualjet con sistema ibrido SHVS. Per il momento non sono state fornite le potenze delle due unità, ma con ogni probabilità i dati saranno simili a quelli già noti: 111 CV per il 1.0 Boosterjet e 93 CV per l'ibrido.

L'inedito Safety Package. I clienti potranno acquistare in opzione anche il Safety Package, che include il sistema di frenata automatica Dual Sensor Brake Support (DSBS), la gestione automatica degli abbaglianti e il cruise control attivo con mantenimento automatico della distanza di sicurezza. Anche in questo caso servirà attendere il debutto a Ginevra per sapere quali varianti potranno adottare questi dispositivi.
Lorenzo Corsani
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