L'Audi ha svelato i primi dettagli del facelift della R8, rinnovata, oltre che nell'estetica, anche a livello tecnico. Per il momento, tuttavia, la Casa di Ingolstadt non ha voluto cedere al downsizing: il V10 aspirato è rimasto in gamma ed è diventato più potente che mai, arrivando a toccare, nella sua massima evoluzione, i 620 CV. Il debutto nei listini europei della coupé e della Spyder è fissato per l'inizio del 2019, con le prime consegne previste entro la prossima primavera.
Look più affilato e nuove personalizzazioni. "Nata in pista, ma costruita per la strada": con questa frase l'Audi ha presentato la sportiva sottolineando come la nuova versione di produzione disponga di svariati dettagli derivati dalla R8 LMS GT3 svelata allo scorso Salone di Parigi, a partire dal design. Il facelift è andato a modificare l'impostazione del frontale e del lato B, introducendo nuovi paraurti con soluzioni aerodinamiche derivate dalle competizioni e con richiami al passato sportivo del marchio. La calandra single frame è più larga e affilata, mentre delle nuove prese d'aria rendono più aggressivo il frontale della vettura insieme a tre aperture nella parte superiore del paraurti ispirate alla Ur-quattro, che riprendono l'impostazione dei nuovi modelli sportivi dei Quattro Anelli. Totalmente inedito è anche il posteriore, dove un nuovo paraurti dispone di una griglia superiore che corre per tutta la larghezza della vettura sovrastando un inedito estrattore con doppio terminale di scarico ellittico integrato. A seconda della versione, i clienti potranno scegliere tre diversi pacchetti estetici con dettagli e finiture esclusivi abbinabili alle nuove tinte Kemora Gray e Ascari Blue. A listino debutteranno i cerchi di lega da 19" o 20" e anche la nuova scatola del filtro dell'aria sarà personalizzabile: oltre alla versione di plastica proposta di serie, sarà infatti disponibile una copertura interamente realizzata in fibra di carbonio.

Migliorano anche le performance. Il dieci cilindri prodotto nella fabbrica ungherese di Győr è stato aggiornato e ora dispone di un nuovo radiatore separato per il raffreddamento dell'olio del sistema di lubrificazione a carter secco derivato dalle competizioni e di un filtro antiparticolato. La Casa ha comunicato che saranno previste due diverse varianti di potenza: il modello d'ingresso, precedentemente accreditato di 540 CV, ha guadagnato 30 CV e 10 Nm, raggiungendo così una potenza massima di 570 CV e 550 Nm. L'Audi R8 V10 quattro sarà così in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in 3,4 secondi (3,5 nel caso della Spyder) e di toccare una velocità massima superiore ai 320 km/h. La variante più prestazionale della sportiva, invece, prenderà il nome di Audi R8 V10 performance quattro, sostituendo, di fatto, la precedente R8 V10 Plus. In questo caso l'adozione di nuove valvole di titanio ha portato a un incremento di 10 CV e 20 Nm, per un totale di 620 CV e 580 Nm, sufficienti per portare la coupé da 0 a 100 km/h in 3,1 secondi (3,2 per la Spyder) e a spingerla fino a una velocità massima di 330 km/h (328 km/h nel caso della Spyder).

L'elettronica migliora la frenata. Oltre al propulsore, con il facelift sono state aggiornate anche altre componenti, a partire dall'assetto, ora dotato, a richiesta, di una nuova barra antirollio anteriore d'alluminio e di fibra di carbonio, fino ad arrivare al servosterzo elettromeccanico. Tra gli optional figurano anche l'asse posteriore sterzante e un impianto frenante carboceramico, mentre, grazie a una messa a punto dell'elettronica, la sportiva lanciata a 100 km/h può fermarsi in uno spazio inferiore di 1,5 metri rispetto al modello uscente, con la differenza che sale a cinque metri se la velocità è di 200 km/h.
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