Via la Clubman, dentro la Aceman: alla Mini non ci hanno pensato più di tanto. Le wagon raccolgono ormai pochi clienti, mentre le crossover "tirano" come non mai. La new entry di Oxford ha un cuore elettrico e chiude il cerchio nella gamma a ruote alte del marchio, posizionandosi per dimensioni (è lunga 4,07 metri) sotto la Countryman, quindi nella parte bassa del segmento B. Disponibile da novembre in quattro allestimenti (Essential, Classic, Favoured e JCW), la Aceman fin dallo stile fa la differenza. All'esterno il carattere da crossover è ribadito da barre sul V tetto, protezioni laterali e passaruota muscolosi e squadrati. L'inedita mascherina e i gruppi ottici a Led, modificabili nella firma luminosa scegliendo tre diverse impostazioni, marcano invece la differenza con le sorelle e la rendono subito riconoscibile.
Nell'abitacolo c'è spazio per cinque e il bagagliaio ha una capienza di 300 litri, che salgono a 1.005 abbattendo gli schienali del divano. L'abitacolo, dal tono minimalista, propone tra i vari equipaggiamenti un sistema d'illuminazione per personalizzare l'ambiente e un unico display Oled circolare da 240 mm di diametro, sistemato a centro plancia, dal quale si possono gestire la maggior parte delle funzioni: i comandi fisici sono ridotti al minimo. Prodotta in Cina sulla piattaforma Spotlight EV, creata dalla joint venture tra BMW e Great Wall, la Aceman avrà due versioni: la E, da 184 CV con batteria da 42,5 kWh (305 km di autonomia Wltp), e la top di gamma SE da 218 CV con accumulatore da 54,2 kWh e un range di 406 km. Entrambe potranno ricaricarsi alle colonnine rapide (70 kW per la E e 95 per la SE), per passare dal 10 all'80% dell'autonomia in circa mezz'ora. Per assicurarsi l'emozione di provare quest'ultima versione del go-kart feeling Mini bisognerà spendere almeno 35.105 euro.
Estratto da QNovità Estate, allegato a Quattroruote di agosto 2024
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