Lievi cambiamenti esterni, stessi ottimi motori Mercedes (aggiornati alla normativa antinquinamento Euro 3) e medesime caratteristiche di base per la nuova versione della Ssangyong "Musso", ribattezzata "MJ". Come in precedenza, è più una Suv, una di quelle sport-utility tanto di moda, piuttosto che una fuoristrada pura: non promette avventure estreme, ma è capace di destreggiarsi bene in molte condizioni critiche, come sulla neve o sui fondi sterrati. Merito anche del turbodiesel di 2.9 litri (sicuramente il propulsore più interessante per il mercato italiano) e della considerevole riserva di coppia (250 Nm a 2400 giri/min), abbinata a una potenza massima di 88 kW-120 CV a 4000 giri.
La guida della "MJ" è gradevole, anche se lo sterzo non è molto preciso e la leva del cambio ha giochi piuttosto ampi tra una marcia e l'altra. L'assetto è un po' rigido, visto che la "Musso" è una delle poche integrali "vecchio stile", con un robusto telaio a longheroni e traverse, invece della scocca portante che si sta diffondendo tra le Suv. La tenuta di strada è comunque discreta, mentre la stabilità è leggermente meno rassicurante, perché il retrotreno tende ad allargare nei bruschi rilasci in curva. Completa la dotazione di sicurezza, con Abs, Ebd (ripartitore di frenata) e controllo della trazione inclusi in un prezzo inferiore a quello delle principali concorrenti: poco meno di 60 milioni di lire.
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