Ve ne avevamo già parlato, ora l'abbiamo guidata. La Skoda Rapid è una berlina compatta con portellone, pratica e funzionale, lunga 4,48 metri e con un passo di 2,6 metri, per intenderci poco più di quello di una Golf.
La gamma. A metà tra la Fabia e l'Octavia, sarà lanciata tra la fine del 2012 e l'inizio 2013. I prezzi non sono stati resi noti, ma dovrebbero essere competitivi, per poter dire la sua nell'agguerrito segmento C. Per l'Italia saranno disponibili da subito quattro motorizzazioni a benzina, di 1.2 e 1.4 litri, con potenze da 75 a 122 CV, e una diesel di 1.6 litri TDI da 105 CV, a cui sarà affiancata, purtroppo solo nella seconda metà del 2013, dalla versione da 90 CV, con cambio manuale a cinque marce o con il Dsg a sette.
Com'è fatta. In attesa di quest'ultima, che sembra una delle più adatte per il modello, vi parliamo della 1.6 TDI da 105 CV, quella top a gasolio. L'abitacolo e spazioso, anche dietro, dove possono trovare posto comodamente due persone, mentre una terza dev'essere un po' "sportiva". Apprezzabile per una berlina a tre volumi la soluzione del portellone, che rende facilmente fruibile un vano capace e profondo, dotato di retine ferma carico: la soglia non è a filo, ma la cubatura pare senz'altro interessante, tanto che la Casa dichiara un valore di 550 litri. Botola e schienali reclinabili rendono poi la Rapid ideale per stivare i bagagli di una famiglia. Quanto ai materiali, la plancia è di plastica rigida, ben trattata, ma l'effetto generale non è comunque economico. I comandi della console sono in comune con altri modelli del Gruppo, quindi gradevoli, come sono ben fatte le rotelline delle bocchette e i sedili, sagomati a livello della schiena. Meno appaganti, il piccolo display del navigatore e i fianchetti porta.
Come va. Alla guida la Rapid si dimostra facile e sincera, con un certo sottosterzo di sicurezza e il diesel sempre un po' presente. Un po' ruvido ai regimi medio-bassi, e con una risposta non prontissima, il 1.600 si riscatta per la spinta evidente già sotto i 2.000 giri e il buon allungo. Muove in scioltezza la Rapid, tanto da sembrare la scelta azzeccata per chi viaggia spesso a pieno carico. Il cambio è un manuale a cinque rapporti dagli innesti piuttosto corti e poco contrastati, e con una frizione non molto pesante. Nelle prime marce consente un'accelerazione vivace, mentre la quinta risulta da viaggio (a 130 di tachimetro ci si trova a circa 2.400 giri). La Rapid di 1.6 litri è abbastanza maneggevole, e con uno sterzo dal carico medio: non è certo attrezzata per la guida sportiva, nonostante la gommatura barra 45, ma è alla portata di tutti ed è in grado di offrire una piacevole brillantezza.
Andrea Stassano
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