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La Suzuki Vitara si rimette in gioco. Con questa siamo alla quarta generazione di un’auto che ha cambiato, su questo non c’è alcun dubbio, il modo di interpretare le off road. Era il 1988, la Vitara era fresca, tecnicamente all’avanguardia e con le dimensioni giuste. Ma, soprattutto, era diversa da tutto e da tutti e piacque subito. Divenne l’urban off road per eccellenza, ambita dai giovani alla moda e molto apprezzata anche dal pubblico femminile. Sapeva andare dappertutto ma era agile, divertente e piacevole da guidare anche su strada.
Dimensioni cittadine. La nuova Vitara ripropone gli stessi concetti, ovviamente riveduti e corretti per adeguarsi ai tempi. A incominciare dalla linea piacevole, equilibrata che, soprattutto nelle versioni bicolori (optional), non manca certo di personalità. Della prima versione ripropone il cofano esteso a conchiglia con le piccole prese d’aria laterali. Lunga 4 metri e 18 centimetri, cioè qualche centimetro meno della Jeep Renegade e della Fiat 500X, la Vitara è l’ideale per muoversi dentro e fuori le città.
Al volante della 1.6 DDiS 2WD. Una Vitara a due ruote motrici suona quasi come un tradimento. D’altra parte non si può andare contro le richieste del mercato e quindi anche la Suzuki ha dovuto adeguarsi alle nuove tendenze. La trazione integrale, comunque, la si può avere su tutti i modelli sia a gasolio sia a benzina con un esborso di 2.200 euro (sistema All-Grip 4). I responsabili della Casa nipponica pensano, comunque, che oltre il 40% dei loro clienti si orienteranno su questo tipo di trazione diversamente da una media generale che si attesta attorno al 20%.
Buone le finiture e l'ergonomia. Ma torniamo all’auto della nostra prova, all’interno l’ambiente è gradevole. L’abitacolo è rifinito con attenzione e con materiali di buona qualità. Certo qualche dettaglio è ancora migliorabile, ma l’impressione è positiva. Si sale e si scende senza difficoltà dato che il sedile è esattamente là dove deve essere, cioè all’altezza giusta. Ben conformato, sorregge e trattiene bene il busto. Grazie anche al volante che è ampiamente regolabile in altezza e profondità, è un attimo accomodarsi al meglio.
Infotainment col MirrorLink. La strumentazione, raccolta davanti al guidatore, offre tutte le informazioni necessarie, la si consulta con facilità grazie alla grafica chiara e moderna. Sulla plancia, al centro, vi è lo schermo (touch screen da 7 pollici) del sistema multimediale che, a seconda delle versioni, può integrare anche il navigatore Gps. Semplice e intuitivo da usare, grazie alla funzione MirrorLink, può essere interfacciato facilmente con i più diffusi smartphone.
Bene il 1.6 DDiS "made in Fiat". Su strada la Vitara ci ha sorpreso piacevolmente. Il millesei turbodiesel (di origine Fiat) ha veramente tanta coppia (320 Nm) ma, soprattutto è pronto e disponibile fin dai regimi più bassi. Tra i 1.300 e i 3.000 giri c’è tutto quel che serve per muoversi con la giusta vivacità. Oltre allunga bene fino ai 4.500, ma diventa un po’ più ruvido e rumoroso. Il cambio, manuale a sei marce, ha un buona manovrabilità. Anche la frizione non è affaticante.
Sterzo e confort ok. Lo sterzo non è prontissimo ma è progressivo e restituisce un quadro realistico della strada. Bene appoggiata su pneumatici da 17 pollici, la Vitara si lascia condurre con la massima facilità da una curva all’altra. Insomma un bel guidare. Anche il confort non è niente male. L’abitacolo è acusticamente ben isolato e solo dietro si avverte qualche scossone di troppo quando si affrontano i tratti più sconnessi.
Prezzi da definire. La Suzuki non ha ancora definito i prezzi delle varie versioni che, è facile immaginare, saranno allineati a quelli delle due principali concorrenti: Fiat 500X e Jeep Renegade, probabilmente più vicini alla prima che alla seconda. Si sanno invece i prezzi di due pacchetti optional importanti: 2.200 euro per la trazione integrale (All-Grip 4) e 1.500 per la verniciatura bicolor che comprende anche una caratterizzazione speciale della carrozzeria (protezioni esterne e spoiler) e degli interni.
Due motori, due allestimenti, consegne da marzo. Due i motori previsti: 1.6 benzina aspirato da 120 CV (156 Nm) e 1.6 turbodiesel da 120 CV e 320 Nm di coppia. Due anche gli allestimenti confermati: Cool e Top. Le consegne partiranno da marzo del 2015. Dal 9 dicembre, invece, si può ordinare su internet, al prezzo di 28.000 euro, la versione speciale “Web Black” spinta dal 1.6 a gasolio e dotata di trazione integrale. L’equipaggiamento comprende anche il tetto panoramico e un treno supplementare di gomme invernali montate su cerchi in acciaio.
Da Nizza, Marco Perucca Orfei
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