Dopo averla vista in foto, eccoci finalmente a tu per tu con la nuova Santa Fe. Un incontro in anteprima, per toccare con mano le ambizioni della quinta generazione di questa Suv, immediatamente riconoscibile per le sue forme squadrate, la sua carrozzeria "boxy" (come direbbero gli inglesi) che, oltre a farla apparire imponente, ottimizza lo spazio e la praticità a bordo. Pezzo forte? Il posteriore: il design, radicale, riprende le fuoristrada anni 90, ma allo stesso tempo semplifica le manovre di carico degli oggetti e aumenta la sfruttabilità del vano bagagli, da 725 litri di capienza.
Nata da un cubo e chabak. A raccontarci il progetto è Nicola Danza, Exterior Design Manager di Hyundai: "Fin dalle fasi embrionali, il quadrato e il cubo sono stati gli elementi cruciali del progetto, tanto che nei primi bozzetti la disegnavamo con ruote... quadrate. Forme d’impatto - continua Danza - che rispondono all’idea di Chabak (una sorta di car camping in voga in Corea, ndr), di massimizzare gli spazi interni per offrire molteplici esperienze per gli occupanti. Santa Fe è un veicolo che, se accuratamente accessoriato, può consentire di vivere all'aria aperta senza pensieri. Proprio per questo motivo il design del portellone è stato cruciale: i fari, posizionati nella parte inferiore, non creano ingombri e semplificano le operazioni di carico e installazione di accessori, come tende e coperture". Vi ricordiamo alcuni numeri della nuova Santa Fe, che oltre a sfoggiare un look massiccio è cresciuta nelle misure: ora, infatti, è lunga 4,83 metri e ha un passo di 2,81 metri, contro i 4,78 e i 2,76 rispettivamente della serie precedente. Caratteristiche che, piuttosto chiaramente, strizzano l’occhio al pubblico statunitense.

Rivoluzione nell’abitacolo. Se negli esterni la Santa Fe taglia di netto col passato, avvicinandosi allo stile delle elettriche di casa Hyundai, dentro la Suv si spinge oltre, rivoluzionando completamente gli interni. La plancia curva panoramica, con due display da 12,3 pollici per strumentazione e infotainment, domina la scena, proprio come sulle cugine Bev, dando all'abitacolo un aspetto più hi-tech. I rivestimenti dei sedili e le modenature su plancia e pannelli delle portiere, poi, sono realizzati con materiali sostenibili e ben si sposano con lo stile dell'abitacolo. L'accessibilità posteriore è notevole e, una volta seduti sul divanetto, si può apprezzare l'ampio spazio per le gambe e la testa dei passeggeri. Del resto, grazie al nuovo design, sono stati ricavati 35 mm in più per le gambe di chi si siede dietro e 15 per i passeggeri della terza fila. Altrettanto interessante è lo spazio tra il tetto e il capo del sesto e del settimo passeggero, cresciuto di quasi sette centimetri. Infine, una chicca tecnologica: è il vassoio a raggi UV-C per la sterilizzazione degli oggetti, utile per chi "vive" molto l'automobile.
Motori e versioni. Dopo questo incontro ravvicinato, c'è ancora molto da scoprire sulla nuova Santa Fe. Per ora, la Casa coreana ha solamente confermato l’arrivo della vettura in Europa nella prima metà del 2024, con motorizzazioni full hybrid e plug-in, entrambe basate sull'1.6 turbobenzina da 160 cavalli. In questo quadro, non sono ancora noti i dati e le caratteristiche delle due unità elettriche, mentre è quasi certo l’utilizzo della motorizzazione mild hybrid per i mercati extraeuropei. Tutti da scoprire sono anche i prezzi di listino e gli allestimenti previsti, che la Hyundai comunicherà più avanti.
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