Strade/Cristoforo Colombo
“Installiamo gli autovelox”

“Non è più tollerabile la lunga catena di incidenti causati, spesso, dall’eccesso di velocità su una via così importante per la mobilità cittadina come la Colombo”. Così, l’assessore alla Mobilità, Stefano Esposito, e quello ai Lavori pubblici, Maurizio Pucci, annunciavano con una nota, qualche giorno fa, la decisione di installare nuovi autovelox mobili sulla trafficata arteria capitolina. Non solo: i due sottolineavano anche di aver dato mandato agli uffici “di proporre, in tempi rapidissimi, soluzioni fisse per limitare la velocità”. Neanche il tempo di dirlo che la famigerata strada è tornata protagonista delle cronache. Sempre venerdì quattro persone sono rimaste ferite in un incidente tra due auto avvenuto all’altezza di via di Castel Porziano, uno scontro, dovuto forse al mancato rispetto della segnaletica, che ha determinato la chiusura della corsia centrale della Colombo in direzione Roma.

Chiusura. Ma per rendere più sicura l’arteria non basta certo dichiarare una stretta sui limiti di velocità, annunciando così anche una pioggia di multe. Sono anche le cattive condizioni dell’asfalto, gli avvallamenti, gli alberi pericolanti e, in alcuni tratti ben conosciuti, la scarsa illuminazione, ad aver reso la strada una sorvegliata speciale. Tanto che il Codacons, all’indomani dell’ennesimo incidente mortale verificatosi sull’arteria, aveva provocatoriamente suggerito di chiuderla alla circolazione: “almeno fino a che non saranno garantite le condizioni di sicurezza di asfalto, dossi, segnaletica e sistemi automatici di controllo della velocità”.

Mortale. La Colombo era tornata nell’occhio del ciclone già alla fine dello scorso mese. Il 30 agosto, infatti, vi aveva perso la vita l’imprenditore Claudio Salini, dopo essere finito con la sua Porsche contro un albero, all’altezza di via Giustiniano Imperatore. Sotto accusa un avvallamento non segnalato, lì chissà da quanto tempo, che gli avrebbe fatto perdere il controllo dell’auto. Quell’avvallamento ora non c’è più, nel punto dove si è verificato l’incidente, infatti, sono stati fatti dei lavori di miglioria della pavimentazione stradale. Interventi che non placano le polemiche, anzi. Bando agli annunci, oggi viene da chiedersi: sono necessarie delle tragedie perché si facciano manutenzione adeguata e interventi tempestivi?

Manuela Boggia