La tutela dei bambini che viaggiano in auto richiede la partecipazione di famiglie, istituzioni, aziende e società civile: è questo il tema portante dell’evento “Informare i grandi per proteggere i più piccoli” tenutosi ieri a Milano, organizzato da Chicco, col patrocinio di Regione Lombardia e Fondazione Pubblicità Progresso. La base di partenza sono i 34 piccini che hanno perso la vita in incidenti stradali avvenuti in Italia nel 2024, anche perché solo il 43% dei guidatori conosce le regole per trasportare i minorenni in sicurezza, mentre il 27% usa il seggiolini per i piccoli in modo scorretto e il 65% con discontinuità. Dati che contrastano con un’evidenza scientifica: il rischio di morte dei bimbi si abbatte del 70% se i sistemi di ritenuta vengono utilizzati in maniera adeguata.
Uno scudo per i baby passeggeri
“Pensiamo che la nostra responsabilità non debba fermarsi allo sviluppo e all’innovazione dei seggiolini auto, ma estendersi alla promozione della cultura dell’informazione”, ha spiegato Corrado Colombo, Commercial Vice President Europe di Artsana, Chicco. Per questo l’azienda porta avanti attività di sensibilizzazione: solo negli ultimi due anni, ha organizzato 84 corsi gratuiti nei propri punti vendita, coinvolgendo 3 mila persone. L’obiettivo per il 2028? Raggiungere 25.000 famiglie attraverso i negozi specializzati coinvolgendo 400.000 persone assieme alle autoscuole. La partnership con la Sin, Società italiana di neonatologia, fa parte di questo percorso: è stato ideato un vademecum tecnico per operatori sanitari e genitori. Preziosa anche la collaborazione con l’Unasca (Unione nazionale autoscuole): il Crash Test Lab di Chicco 2025 ha coinvolto 30 istruttori di scuola guida, che potranno sensibilizzare 4.500 allievi ogni anno, nonché tassisti, autisti professionisti e over 65. Perché è compito di tutti creare uno scudo per i baby passeggeri.
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