Basta coi monopattini elettrici in sharing a Firenze dal 1° aprile 2026: lo ha stabilito il Comune, che stopperà la sperimentazione iniziata nel 2020, prorogata più volte. L’obiettivo numero uno è migliorare la sicurezza stradale perché troppi utenti del servizio in condivisione non rispettano le basilari norme della circolazione. Sistematiche violazioni del Codice della strada tali da mettere in pericolo l’incolumità degli stessi utenti vulnerabili e degli altri.
I sei comportamenti vietati più pericolosi
- Viaggiare in due (o più) persone su un monopattino elettrico;
- percorrere contromano vie a senso unico;
- attraversare gli incroci non rispettando precedenza e semaforo rosso;
- sfrecciare sul marciapiede;
- sosta selvaggia sul marciapiede;
- non indossare il casco, imposto a tutti dal nuovo Codice della strada (secondo il sindaco, Sara Funaro, gli operatori hanno mostrato problemi ad assicurare la disponibilità effettiva del sistema di protezione a bordo dei veicoli, “anche a fronte dei controlli della Polizia municipale”).
Conseguenze per il decoro urbano
Le violazioni alle norme hanno ricadute anche a livello di decoro urbano. I monopattini parcheggiati in modo disordinato compromettono la dignità degli spazi pubblici e l’estetica nella Culla del Rinascimento, creando intralcio per i pedoni (specie i disabili). Comunque, sarà potenziata la flotta delle bici in sharing, dice il Comune. Gli operatori sono disponibili a cercare soluzioni condivise per i monopattini in sharing, ritenuti dalle società indispensabili per ridurre traffico ed emissioni: da tempo i noleggiatori nel nostro Paese sensibilizzano l’utenza sul tema della sicurezza per affrontare le criticità e promuovere un uso responsabile.
Cosa succede nelle altre città
Posto che in Italia il numero di incidenti con lesioni dei monopattini elettrici risulta in forte aumento (senza considerare i sinistri senza feriti gravi), anche in altre città italiane è allarme sicurezza stradale e decoro urbano. Roma ha in programma una possibile sospensione di 30 giorni del servizio di monopattini e bici in sharing da gennaio 2026, a causa delle violazioni al regolamento comunale e delle multe accumulate dagli operatori. Milano e Torino hanno adottato misure restrittive (limitazione del numero di operatori, zone di sosta obbligatoria). E all’estero? Per ragioni analoghe a quelle di Firenze, prima Parigi e poi Madrid hanno innestato la retromarcia sui dispositivi in sharing. Praga le imiterà a gennaio 2026.
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