Il tricolore sventola alto a Macao: Gabriele Tarquini ha vinto il Mondiale Turismo Fia WTCR, nonostante un weekend difficile e ricco di colpi di scena. Il pilota italiano, alla guida della Hyundai i30 N gestita dal team BRC Racing, è stato coinvolto in un incidente in gara 2 e si è dovuto ritirare. Così, il suo principale rivale - Yvan Müller – si è avvicinato minacciosamente in gara 3, che è risultata decisiva per l’assegnazione del titolo. Tarquini è partito dalla quattordicesima piazza ed è riuscito poi a risalire fino alla decima posizione finale: Yvan Müller non è andato oltre il quarto posto e, dunque, il pilota italiano ha potuto festeggiare il titolo iridato con 3 punti di margine sull’avversario.
Una lunga carriera di successi. Per Tarquini arriva un nuovo record, quello di laurearsi campione del mondo a 56 anni, mettendo in riga tanti baldi giovani di belle speranze. Il pilota di Giulianova, classe ’62, ha iniziato a correre in kart negli anni settanta, ma ha iniziato a fare incetta di titoli nei primi anni ottanta, prima con il titolo italiano, poi con quello europeo e infine mettendo le mani anche sul titolo mondiale di kart nel 1984. Dopo tre anni di gavetta in Formula 3000, per Tarquini si aprono le porte della Formula 1, dove però non avrà particolari soddisfazioni. Ha corso nel circus dal 1987 al 1992 – e poi, di nuovo, nel 1995 – guidando per squadre come Osella, Coloni, AGS, Fondmetal e Tyrrell. Ma è con le ruote coperte che Tarquini ha dato sempre il meglio: come non ricordare la belle esperienza con l’Alfa Romeo, con la quale ha vinto nel 1994 il BTCC (campionato turismo inglese) e nel 2003 l’ETCC (campionato turismo europeo). Nel 2009 si è laureato campione del mondo WTCC con 4 punti di vantaggio su Yvan Müller: ironia della sorte, quest’anno nel WTCR si è ripetuto, battendo lo stesso rivale, ma stavolta per soli 3 punti.
E non finisce qui. Nonostante l’età anagrafica, Gabriele Tarquini ha ancora tanta fame di vittorie come un ragazzino che ha appena iniziato. “Nel 2009, proprio qui a Macao, ho vinto il titolo del WTCC ed ero convinto che avrei smesso di correre”, ha raccontato il pilota italiano. “Ne avevo parlato solo con mia moglie. Ma dopo la conferenza stampa e la premiazione, mi guardai intorno e cambiai idea. Adesso festeggio un altro titolo mondiale che si aggiunge a quello di tanti anni fa sui kart”. Quale futuro per Tarquini? “Io mi sento ancora veloce e ho fame di vittorie”, ammette. “Per tornare a questo livello ho affrontato tanti sacrifici e ringrazio la Hyundai e la BRC Racing per avermi coinvolto nello sviluppo di questa vettura fantastica. Il mio futuro? Il prossimo anno sarò ancora qui a lottare nel WTCR”.
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