In occasione del Ces di Las Vegas, la ZF concentra i propri sforzi sulla guida autonoma. La Casa tedesca ha una visione molto definita del futuro e punta su due diversi target di clientela: quella dei sistemi autonomi di livello 2+, che sono ormai largamente diffusi e richiesti, e quella che in futuro si spingerà al livello 4, dove l'auto è totalmente controllata dall'elettronica, con una diffusione limitata ai veicoli commerciali e ai mezzi di trasporto condivisi.
Entro la fine del 2020 debuttano i sistremi di Livello 2+. Per assecondare questa filosofia, che si basa anche sul tipo di richieste che giungono dai partner commerciali, la ZF ha sviluppato il pacchetto CoAssist, che punta al contenimento dei costi e all'integrazione tra hardware e software. Questo sistema, che a fine 2020 debutterà sui modelli di una Casa asiatica non ancora annunciata, include l' adaptive cruise control, il traffic sign recognition, il lane change assist, il lane keeping assist e il traffic jam support. Oltre ai sensori tradizionali, il CoAssist implementa l'EyeQ della Mobileye. In futuro è prevista anche una ulteriore evoluzione basata sui radar Medium Range Gen21 e, in aggiunta, anche l'evoluzione del sistema definita CoDrive, che si avvale di telecamere a 360 gradi e può gestire in autonomia cambi di corsia e sorpassi.
Nel 2024 il livello 4, ma solo sui veicoli commerciali. Sul fronte della guida autonoma di Livello 4, la ZF sta già sviluppando il pacchetto CoPilot basato sul supercomputer ZF ProAi, che sarà disponibile a partire dal 2024. Per questa tecnologia, la Casa tedesca ha già attivato una collaborazione con un importante costruttore di veicoli commerciali, ma rimane il nodo delle omologazioni e delle modifiche necessarie alle leggi attuali per permettere la circolazione di veicoli autonomi di livello 4.
Con Microsoft per offrire anche soluzioni software. La ZF ha inoltre avviato una partnership con la Microsoft e sfrutterà i servizi Azure Cloud per offrire, in futuro, anche soluzioni puramente software ai propri clienti automotive. Al Ces, il prototipo CubiX mostra le potenzialità di questa collaborazione, che punta a creare uno strumento dedicato ai costruttori, semplice da gestire e da aggiornare. Il sistema è in grado di raccogliere i dati dei sensori di bordo, prodotti sia dalla ZF sia da terze parti, creando una rete unica capace di controllare e gestire al meglio tutte le funzioni di bordo. Sarà possibile, ad esempio, confrontare dati provenienti dal servosterzo, dalle sospensioni, dal powertrain e dall'impianto frenante per migliorare ulteriormente i livelli di sicurezza in condizioni di emergenza.
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