Nonostante gli aumenti di questo periodo, guidare un’auto diesel risulta ancora conveniente. La ragione risiede nella maggiore efficienza dei motori a gasolio, superiore del 20-30% rispetto a quella dei benzina. Sebbene entrambi costituiti da idrocarburi, infatti, il gasolio presenta due principali vantaggi. In primis, la densità energetica superiore - 0.835 kg/l contro 0.68 kg/l - data dall’alta reattività chimica degli idrocarburi: ciò permette di rilasciare, a parità di volume, circa il 15% di energia in più. A questo vantaggio si aggiunge la migliore resistenza alla compressione, che consente ai motori diesel di funzionare per compressione - anziché per accensione - e con rapporti di compressione più elevati.
Gli effetti? Una maggiore efficienza termica durante la combustione: sono ridotte le perdite di energia dissipata in calore, che quindi viene convertita in energia meccanica. A vantaggio di chi guida che, con la stessa quantità di combustibile, riesce a percorrere più chilometri.
Per quanto il diesel rimarrà conveniente? Considerando i fattori esterni, tra cui la minore disponibilità di modelli a gasolio e le restrizioni al traffico nei principali centri urbani, il diesel vedrà ridotta la sua fascia di mercato. Rimarrà comunque la scelta ottimale per coloro che usano l’auto in contesti extra urbani e con elevate percorrenze, a patto che gli aumenti di prezzo non vadano a compensare la maggiore efficienza – e quindi i minori consumi - del gasolio.
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