Per venire incontro alle richieste del mercato, BMW ha dotato la Mini di un motore a gasolio: il "1.4 D-4D" montato sulla Toyota "Yaris", abbinato al medesimo cambio manuale a sei marce della "Cooper S", che consente di sfruttare al meglio i 180 Nm di coppia (la potenza è di 55 kW-75 CV).

Su strada, della "One D" si apprezzano le ottime caratteristiche di tenuta di strada e stabilità. I fianchi larghi e l'abbondante gommatura invogliano a inserirsi in curva con scioltezza, contando su buoni appoggi e un accenno di sovrasterzo a velocità elevate. In generale, comunque, la vettura mantiene bene la traiettoria impostata, con la solita e rassicurante propensione al sottosterzo delle trazioni anteriori.

Nei rapidi cambi di corsia si può verificare, in fase di riallineamento con rilascio del gas, una lieve perdita di tenuta del retrotreno, ma la prontezza dello sterzo consente di riprendere il controllo (l'Esp è di serie).

Il motore non brilla per prestazioni, ma ripaga con un'incredibile parsimonia nei consumi: le percorrenze medie in città e sulle "statali" si avvicinano ai 20 chilometri per litro di gasolio. Difficile chiedere di più. Anche se c'è chi mormora che alla BMW non siano del tutto soddisfatti e pensino, per il futuro, a una versione potenziata del Fiat "1.3 Multijet".