La prova della 1.2 12V Acenta
Ciò che si nota subito fermandosi a osservare la nuova Nissan Note è la rinnovata silhouette laterale, che la rende ancora più dinamica rispetto alla precedente generazione, complici il passo lungo e gli sbalzi ridotti. Tutto ciò senza stravolgerne lo stile. Cambia anche il frontale, con la calandra che sconfina nei nuovi fari, ma l’impronta resta quella originale. Del resto la Note si conferma un'auto atipica (un po’ monovolume e un po’ berlinetta), capace di conciliare esigenze diverse.
Tre cilindri da 80 CV. Dopo l'esordio sulla Micra, anche su questo modello arriva il nuovo 3 cilindri di 1.2 litri, qui nella versione da 80 CV e 110 Nm di coppia. Un’unità che non ha certo l’ambizione di regalare forti emozioni, ma che riesce pur sempre a essere dignitosa ai semafori o quando c’è da effettuare un sorpasso. Lo spunto, infatti, sino a 100 km/h è discreto; poi perde di verve, specie se la strada comincia a salire. E l’intrinseca pigrizia a prendere i giri diventa ancota più evidente nelle riprese dopo un rallentamento, costringendo a scalare anche in terza, quando c’è bisogno di un disimpegno più veloce. Solo in questo caso, con l’acceleratore giù tutto e il motore che spinge al massimo, si avverte la tipica sonorità dei tre cilindri. La carenza di grinta, comunque, è compensata da un significativo abbattimento dei consumi. I migliori risultati, ovviamente, si ottengono inserendo la funzione Eco, che però ha il limite di fiaccare ulteriormente la risposta del motore. In questa modalità la percorrenza media può superare i 15 km con un litro di benzina, arrivando a sfiorare i 20 sulle strade extraurbane. Le indicazioni fornite da una scala luminosa nel cruscotto aiutano ad adottare uno stile di guida il più possibile parsimonioso e il sistema prevede anche un giudizio finale sulla “eco-guida”, evidenziato dall’accensione di alcuni Led: da uno (scarso) a cinque (eccellente).
Infotainment di ultima generazione. Restando nell’ambito delle novità tecnologiche, la nuova Note offre a richiesta un’evoluzione del sistema di navigazione e informazione NissanConnect, interamente gestibile da uno schermo touch screen da 5,8˝, che permette d’impostare gli itinerari dal pc di casa, d’individuare sulla carta i principali punti d’interesse e di ottenere informazioni su prezzi della benzina e orari dei voli degli aeroporti più vicini. Unico appunto, la difficoltà nella gestione delle stazioni radio memorizzate, causa di possibili distrazioni durante la guida, specie per chi non ha mani da pianista. Il nuovo schermo s’inserisce in una plancia profondamente rinnovata sia dal punto di vista dello stile sia per la scelta dei materiali, che però non soddisfano ancora del tutto: le plastiche sono rigide e traslucide, gli accoppiamenti non particolarmente indovinati, mentre gli assemblaggi tradiscono qualche pecca. E anche l’ergonomia lascia un po’ a desiderare.
Spazio e versatilità. Il posto guida, comunque, è adattabile a persone di tutte le corporature, anche se sconta l’assenza della regolazione assiale del piantone dello sterzo e l’impossibilità di sistemare con precisione millimetrica l’inclinazione dello schienale, dotato di movimento a scatti. Una volta trovato posto al volante e prese tutte le misure ai comandi, la Note dà subito confidenza: è sciolta, disinvolta e poco faticosa da guidare. Indubbiamente, la vettura meriterebbe quella marcia in più che non ha. Invece, bisogna accontentarsi di cinque rapporti e rinunciare all’automatico. Difficile, infine, trovare di meglio nella categoria quanto a disponibilità di spazio e modulabilità dell’abitacolo. La panchetta posteriore può scorrere per privilegiare, secondo le esigenze, il volume di carico o la comodità degli occupanti. Inoltre, il sistema Karakuri, un originale brevetto Nissan, rende straordinariamente flessibile il bagagliaio, trasformandolo in una sorta di grande cassettone a scomparti modulabili.
In sintesi. La nuova famiglia di motori, con il tre cilindri e il bagaglio di tecnologia acquisita, associata alla riconfermata, straordinaria modulabilità dell’abitacolo, fanno fare un salto di qualità alla Note. Non tanto per la cura nel montaggio e la scelta dei materiali, quanto piuttosto per il connubio tra funzionalità, guidabilità ed economicità. I prezzi contenuti, i bassi consumi e la notevole sfruttabilità dell’abitacolo, infatti, collocano la vettura nipponica in posizione privilegiata nel segmento di riferimento, con la possibilità di competere a 360°, sfidando sia le monovolume più genuine, sia berlinette del calibro di una Volkswagen Polo o di una Ford Fiesta.
Marco Ghezzi
Pregi e difetti
Pregi
Bagagliaio Il vano vanta una generosa capacità e, soprattutto, una modulabilità degli spazi davvero non comune nella categoria.
Visibilità Con l'ausilio di un raffinato sistema di telecamere, si può tenere sotto controllo tutto ciò che si muove attorno.
Difetti
Pigra in salita e a pieno carico La limitata potenza e l'ancor più scarsa coppia si traducono nel modesto temperamento in ripresa del tre cilindri.
Comandi Scomodi e poco visibili quelli presenti nella parte inferiore sinistra della plancia, dietro il volante.
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