C'è da restare sorpresi a scoprire quante parentele esistono fra i camion civili e veicoli militari
C'è da restare sorpresi a scoprire quante parentele esistono fra i camion civili e veicoli militari destinati non solo al trasporto ma anche agli impieghi tattici. Una parentela fatta soprattutto di componenti e soluzioni, da cui entrambi i settori traggono vantaggi. Gli impieghi civili garantiscono numeri di produzione elevati e contenimento dei costi, gli utilizzi militari la possibilità di testare gli organi in condizioni estreme.
È il caso dello Stryker, un blindato polivalente 8x8 costruito dall'americana General dynamics land system division (per visualizzare le foto scattate dall'Us army, clicca in alto su Galleria fotografica Stryker). È basato sullo scafo del Lav III della stessa General dynamics che, a sua volta, costituisce un'evoluzione del Piranha III, prodotto dalla svizzera Mowag, ora integrata nella divisione europea della società statunitense (per le foto cliccare su Galleria fotografica Piranha III).
Lo Stryker, concettualmente simile al blindato medio Freccia dell'Esercito italiano che potrebbe presto essere impiegato in Afghanistan, ha però pesi e dimensioni (19-20 tonnellate, secondo i modelli) inferiori a quelli del mezzo (circa 28 ton di massa totale) sviluppato dal consorzio Fiat-Oto Melara. Nella versione trasporto truppe, lo Stryker è in grado movimentare una squadra di 9 fanti completamente equipaggiati, oltre al conducente e al comandante.
Esistono, però, numerose altre varianti (se ne conoscono almeno otto), adibite a carro comando, ad ambulanza per l'evacuazione dei feriti, a veicolo da ricognizione o da laboratorio per la guerra chimico-batteriologica-nucleare (Nbc). A ciò si aggiungono i veicoli anti-carro, porta mortaio o da supporto di fuoco ravvicinato. Quest'ultimo modello è equipaggiato con un cannone da 105 mm (con una riserva di munizioni di 18 colpi) collocato in una torretta girevole.
Per quanto riguarda la dottrina d'impiego, lo Stryker è stato progettato per costituire la spina dorsale di una nuova formazione da combattimento dell'esercito americano, nota come Stryker brigade combat team (Sbct). La brigata, che deve poter essere trasferita in condizioni prontezza operativa in qualunque teatro di guerra del mondo nell'arco di non più di 96 ore, è composta da tre battaglioni da combattimento, da un'unità esplorativa (scout), da un gruppo d'artiglieria e da diverse compagnie di supporto. Per rispettare i ridotti tempi di dispiegamento previsti dalle dottrine Usa, gli Stryker sono aviotrasportabili, utilizzando i quadrimotori C-130H, oppure i lungo raggio a decollo e atterraggio corti (Stol) C-17 (capaci di trasportare 4 unità per ciascun aereo) o i C-5 Galaxy (7 veicoli alla volta).
Il blindato made in Usa è un 8x8 a tre assi sterzanti, con trazione integrale disinseribile ? di fatto si trasforma in un 8x4 sui terreni meno difficili ? capace di raggiungere la velocità massima di 105 km/ora. L'autonomia operativa tocca i 530 km, grazie a un serbatoio di gasolio di circa 200 litri. Lo Stryker è mosso da un motore Caterpillar a sei cilindri in linea di 7,42 litri di cilindrata, in grado di erogare una potenza di picco di 350 Cv a 2.800 giri/min. Il propulsore è abbinato al cambio automatico Allison Md 3560P a sei rapporti. A sottolineare le parentele col mondo dei veicoli industriali, il Mowag Piranha impiega sempre un motore Caterpillar ma di 9 litri di cilindrata e con 400 Cv, associato a un cambio automatico Zf Ecomat 2. Per assicurare la mobilità su tutti i terreni, è previsto un sistema centralizzato (Ctis) di gonfiaggio e gonfiaggio dei pneumatici (che sono di tipo run-flat), realizzato dalla Dana. Il dispositivo consente di aumentare l'impronta delle coperture sui fondi cedevoli, diminuendo così la pressione specifica esercitata sul terreno. Il Ctis a controllo elettronico lavora insieme alle sospensioni idropneumatiche indipendenti per assicurare condizioni di confort soddisfacenti anche durante la marcia del veicolo a elevate velocità sui fondi accidentati.
La blindatura modulare dello Stryker è in grado di resistere ai colpi di mitragliatrice pesante da 14,5 mm e alle schegge delle granate He (high explosive) da 152 mm. Per incrementare ulteriormente la protezione balistica, soprattutto in funzione del dispiegamento in Iraq o in Afganistan, il veicolo è stato dotato di una grembiulatura aggiuntiva (in gergo, si chiama slat-armor cage), studiata in funzione dei proiettili-razzo anticarro Rpg7, ampiamente utilizzati dagli "insurgents". La griglia esterna serve per far detonare la carica cava contenuta negli Rpg7 a sufficiente distanza dallo scafo per evitare che il getto di gas ionizzato a elevata temperatura, generato dalla carica stessa, penetri nella blindatura. Malgrado questa protezione addizionale, almeno uno Stryker è andato distrutto in Iraq in seguito a un attacco con Rpg7 condotto dai ribelli sunniti.
Gli Stryker utilizzati in Iraq o in Afghanistan sono quasi sempre dotati di dispositivi di disturbo elettronici (jamming) per precludere agli "insurgents" l'utilizzo dei cellulari o dei comandi all'infrarosso dei cancelli automatici, impiegati per attivare gli ordigni stradali durante il passaggio dei veicoli della coalizione.
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