Kodiaq
Come va. Tra i motori disponibili sulla grande Suv ceca, tutti di provenienza Volkswagen, il best seller è il 2.0 TDI da 150 CV. Lo abbiamo provato in abbinamento alla trazione 4x4 e all’automatico a doppia frizione Dsg. La Kodiaq si rivela un’ottima stradista. Chi pensa alla sua taglia L come a un ostacolo per la guida, si dovrà in parte ricredere. Perché la Suv ceca risulta disinvolta e gradevole, più di quanto si potrebbe pensare, soprattutto grazie alle virtù del pianale Mqb. Si avverte subito una buona compattezza generale: la Kodiaq è rassicurante e silenziosa, con il 2.0 TDI che in autostrada gira poco sopra i 2.000. C’è qualche fruscio aerodinamico, ma in ogni caso il confort è buono e i chilometri pesano poco. Con l’opzione del Dcc (Dynamic chassis control), ossia degli ammortizzatori a smorzamento variabile, del Drive mode select e della funzione off-road, la qualità di guida resta elevata anche in condizioni poco propizie. Secondo il tipo di percorso, si hanno a disposizione le armi più adatte per affrontarlo. In modalità Normal ci si gode la buona fluidità di marcia garantita dal turbodiesel, abbastanza vivace in rapporto alla massa importante. Per coppia e carattere, questo 2.0 TDI sembra la scelta azzeccata per la Kodiaq. Passando in Sport, la Suv diventa più reattiva all’acceleratore e rapida nelle cambiate, ma soprattutto guadagna un assetto più compatto. Senza per questo diventare troppo rigida: soltanto binari e tombini si sentono un po’ di più, specie sul divano. Sui percorsi tortuosi, la sport utility Skoda se la cava bene, è sincera e intuitiva, oltre che priva di reazioni scomposte: ha un leggero rollio, poi si appoggia senza incertezze. Anche sul bagnato, con un grip davvero elevato. La restante parte del merito di una dinamica sana si deve alla trazione integrale, che rende tutto facile, e allo sterzo equilibrato e demoltiplicato il giusto. Con il carico volante che varia, anche se non di molto, in Sport: alle basse andature tende a essere piuttosto leggero, poi cresce con la velocità. Se la guida è gradevole e rilassante, lo si deve pure al comportamento del cambio Dsg a sette marce, che risulta abbastanza fluido in Drive, quanto più si adotta una guida priva di strappi. In ogni caso, basta una leggera pressione sull’acceleratore per attivare il kick-down e disporre dello spunto utile a disimpegnarsi. Volendo, si possono sfruttare i paddle: in questo caso la risposta è abbastanza rapida, anche in salita di marcia.
Pregi. Spazio da vendere e modulabile a piacere. Grazie al divano scorrevole e ai sette posti (in opzione), la versatilità è elevata.
Difetti. I montanti e gli specchietti retrovisori robusti riducono un po’ la visuale, in particolare quando si incrociano veicoli o pedoni. Qualche difficoltà per accedere alla terza fila.