595 berlina
Derivata dalla Fiat 500, la Abarth 595 si distingue dalla citycar torinese per il look grintoso, fatto di prese d’aria, minigonne, spoiler e - in alcuni allestimenti - anche le pinze dei freni rosse che spiccano dietro i cerchi di lega da 17” di serie. Il posto guida è quello tipico delle piccole dello Scorpione, seduti in alto rispetto alla strada e con le ginocchia un po’ piegate. Si è però accolti da un sedile avvolgente, parzialmente rivestito di pelle e Alcantara. La plancia è la stessa della 500, ma la Abarth ne dà un’interpretazione più riuscita, con due schermate digitali: quella dell’infotainment, da 7” con connettività Apple CarPlay e Android Auto, e quella della strumentazione digitale di uguali dimensioni, con grafica che cambia nella modalità di guida Sport (al centro compare un grande contagiri). Limitato, come per la citycar da cui deriva, il confort per chi siede dietro e lo spazio per i bagagli: i litri dichiarati sono solo 185.
Come va. La Abarth è disponibile in versione berlina o cabrio, con un 1.4 turbo in due varianti di potenza, da 165 e 179 CV. In entrambi i casi, il carattere non le manca e, quando serve (inserendo la modalità Sport), neppure la cattiveria: regala sempre una spinta poderosa, aiutata da un cambio a cinque marce con innesti veloci e precisi. La piccola dello Scorpione sfrutta molto bene il differenziale autobloccante meccanico, è svelta nell’inserirsi in curva, e rimane sempre incollata all’asfalto anche in uscita: l’assetto è corsaiolo, e questo penalizza un po’ il confort, dal momento che trasmette alla schiena del pilota tutte le imperfezioni del manto stradale. Può essere tranquillamente usata tutti i giorni, ma con qualche rinuncia sul fronte della comodità. Ottimi i freni Brembo, ben modulabili e garanzia di potenti decelerazioni. Limitata la dotazione di sicurezza, che non può essere ampliata neppure con pacchetti a pagamento.
595 cabrio
Derivata dalla Fiat 500, la Abarth 595 si distingue dalla citycar torinese per il look grintoso, fatto di prese d’aria, minigonne, spoiler e - in alcuni allestimenti - anche le pinze dei freni rosse che spiccano dietro i cerchi di lega da 17” di serie. Il posto guida è quello tipico delle piccole dello Scorpione, seduti in alto rispetto alla strada e con le ginocchia un po’ piegate. Si è però accolti da un sedile avvolgente, parzialmente rivestito di pelle e Alcantara. La plancia è la stessa della 500, ma la Abarth ne dà un’interpretazione più riuscita, con due schermate digitali: quella dell’infotainment, da 7” con connettività Apple CarPlay e Android Auto, e quella della strumentazione digitale di uguali dimensioni, con grafica che cambia nella modalità di guida Sport (al centro compare un grande contagiri). Limitato, come per la citycar da cui deriva, il confort per chi siede dietro e lo spazio per i bagagli: i litri dichiarati sono solo 185.
Come va. La Abarth è disponibile in versione berlina o cabrio, con un 1.4 turbo in due varianti di potenza, da 165 e 179 CV. In entrambi i casi, il carattere non le manca e, quando serve (inserendo la modalità Sport), neppure la cattiveria: regala sempre una spinta poderosa, aiutata da un cambio a cinque marce con innesti veloci e precisi. La piccola dello Scorpione sfrutta molto bene il differenziale autobloccante meccanico, è svelta nell’inserirsi in curva, e rimane sempre incollata all’asfalto anche in uscita: l’assetto è corsaiolo, e questo penalizza un po’ il confort, dal momento che trasmette alla schiena del pilota tutte le imperfezioni del manto stradale. Può essere tranquillamente usata tutti i giorni, ma con qualche rinuncia sul fronte della comodità. Ottimi i freni Brembo, ben modulabili e garanzia di potenti decelerazioni. Limitata la dotazione di sicurezza, che non può essere ampliata neppure con pacchetti a pagamento.