Volvo V90 Cross Country
I MOTORI
Nel primo periodo di commercializzazione la Volvo V90 Cross Country è stata venduta con motorizzazioni sia a benzina sia gasolio, sempre con due litri di cilindrata e sovralimentazione con turbocompressore. Tanto in un caso quanto nell’altro, la Casa ha proposto vetture con diversi livelli di potenza, con le sigle T5 e T6, da una parte, e D4 e D5 dall’altra. La D4, tra tutte, è l’unica V90 Cross Country che si possa trovare usata anche con cambio manuale. Il resto della gamma, infatti, adotta un cambio automatico, tipo di trasmissione fa da denominatore comune anche alle più recenti versioni ibride B5, B4(d) e B5(d), che nascono sulla base di unità endotermiche a benzina o a gasolio. A prescindere dall’anno di produzione e dal sistema di propulsione, tutte le V90 Cross Country adottano la trazione integrale Awd.
PRO E CONTRO
Con la sua versatilità, la Volvo V90 Cross Country si avvicina al concetto di auto totale. Per esaltare questa qualità, l’ideale sarebbe optare per un esemplare dotato delle sospensioni con molle pneumatiche, optional, che danno la possibilità di variare l’altezza da terra e la rigidezza in base alla situazione da affrontare. In ogni caso la V90 Cross Country costituisce un’alternativa raffinata alle Suv tanto di moda. A causa degli angoli caratteristici meno favorevoli non è altrettanto a suo agio sui terreni accidentati, ma si fa perdonare con una grande praticità e con una maggior precisione di guida. Su strada, la sicurezza di marcia è ai massimi livelli, grazie a un equipaggiamento che comprende gli Adas di ultima generazione. Il Pilot Assist con cruise control attivo e mantenimento adattivo della corsia di marcia funziona bene, dimostrandosi di grande utilità. Altri punti a favore sono il confort di marcia, l’eccellente qualità delle finiture, la spaziosità e l’impeccabile impostazione del posto di guida. L’ultima menzione d’onore è per i sedili anteriori, che avvolgono il corpo e lo sostengono in maniera perfetta. Sul libro nero finisce solo l’impianto frenante, potente e modulabile, ma non del tutto capace di garantire spazi d’arresto contenuti sui fondi ad aderenza differenziata.