Citroën C4 Aircross
La C4 Aircross è uno dei modelli Citroën nati nell’ambito di un accordo tra PSA e Mitsubishi, lo stesso che ha portato alla luce anche la C-Zero e la C-Crosser. Gemella della ASX venduta con il marchio giapponese, la C4 Aircross è stata lanciata nel 2012 nel segmento delle crossover e delle Suv compatte. Lunga 434 cm, aggiunge alla base tecnica del Sol Levante un tocco di raffinatezza transalpina, con un chiaro family feeling con le altre auto con il double chevron. Anche l’abitacolo beneficia di una personalizzazione a base di accenti cromati e dettagli di pregio, ma l’origine nipponica si coglie comunque, nel bene e nel male. Se le plastiche dure abbondano, gli assemblaggi sono molto precisi e alla fine si ha la sensazione di avere davanti un’auto di qualità. La plancia, seppur contraddistinta da un disegno semplice, non delude dal punto di vista ergonomico, così come valida è anche la visibilità in tutte le direzioni, che risente solo in minima parte della posizione avanzata dei montanti anteriori.
I MOTORI
Passando in rassegna le inserzioni della Citroën C4 Aircross si trova un discreto assortimento di motorizzazioni e trasmissioni. Gli annunci riguardano soprattutto gli esemplari turbodiesel, che possono essere spinti da due unità molto diverse tra loro. L’1.6 da 115 CV appartiene infatti alla famiglia degli HDi francesi, mentre l’1.8 da 150 CV è di produzione Mitsubishi. Quest’ultimo ha come fiore all’occhiello il sistema di fasatura variabile delle valvole di aspirazione Mivec, che aiuta a ridurre rumore e vibrazioni, ma compensa solo in parte un certo ritardo del turbo e la conseguente pigrizia ai bassi regimi. Entrambi i motori si possono trovare abbinati alle due o alle quattro ruote motrici. La trazione integrale dà la possibilità al pilota di selezionare tre modalità: 2WD, 4WD e Lock. Più rare le C4 Aircross a benzina, dotate di un quattro cilindri 1.6 aspirato associato alla trazione anteriore. Il cambio più comune è un manuale a sei marce, che ha una manovrabilità discreta.
PRO E CONTRO
La Citroën C4 Aircross offre un pacchetto ben equilibrato, in grado di soddisfare molte esigenze. Lo dimostra il fatto che nella prova di Quattroruote i giudizi con quattro stelle furono molto numerosi. Apprezzabile ancora oggi è in particolare il comportamento su strada, specie dal punto di vista della sicurezza di marcia. Con due sole ruote motrici si manifesta un leggero sottosterzo, facilmente contrastabile con manovre semplici e istintive. La trazione integrale è di grande aiuto per bilanciare l’auto e per permetterle di affrontare con disinvoltura anche fondi a bassa aderenza e sterrati. L’abitacolo offre una sistemazione comoda a quattro adulti, mentre in cinque si sta un po’ stretti. Attenzione all’eventuale tetto panoramico, che regala luminosità all’ambiente, ma limita l’altezza utile per i passeggeri posteriori, che ricevono anche qualche contraccolpo dalle sospensioni sullo sconnesso.
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I MOTORI
Passando in rassegna le inserzioni della Citroën C4 Aircross si trova un discreto assortimento di motorizzazioni e trasmissioni. Gli annunci riguardano soprattutto gli esemplari turbodiesel, che possono essere spinti da due unità molto diverse tra loro. L’1.6 da 115 CV appartiene infatti alla famiglia degli HDi francesi, mentre l’1.8 da 150 CV è di produzione Mitsubishi. Quest’ultimo ha come fiore all’occhiello il sistema di fasatura variabile delle valvole di aspirazione Mivec, che aiuta a ridurre rumore e vibrazioni, ma compensa solo in parte un certo ritardo del turbo e la conseguente pigrizia ai bassi regimi. Entrambi i motori si possono trovare abbinati alle due o alle quattro ruote motrici. La trazione integrale dà la possibilità al pilota di selezionare tre modalità: 2WD, 4WD e Lock. Più rare le C4 Aircross a benzina, dotate di un quattro cilindri 1.6 aspirato associato alla trazione anteriore. Il cambio più comune è un manuale a sei marce, che ha una manovrabilità discreta.
PRO E CONTRO
La Citroën C4 Aircross offre un pacchetto ben equilibrato, in grado di soddisfare molte esigenze. Lo dimostra il fatto che nella prova di Quattroruote i giudizi con quattro stelle furono molto numerosi. Apprezzabile ancora oggi è in particolare il comportamento su strada, specie dal punto di vista della sicurezza di marcia. Con due sole ruote motrici si manifesta un leggero sottosterzo, facilmente contrastabile con manovre semplici e istintive. La trazione integrale è di grande aiuto per bilanciare l’auto e per permetterle di affrontare con disinvoltura anche fondi a bassa aderenza e sterrati. L’abitacolo offre una sistemazione comoda a quattro adulti, mentre in cinque si sta un po’ stretti. Attenzione all’eventuale tetto panoramico, che regala luminosità all’ambiente, ma limita l’altezza utile per i passeggeri posteriori, che ricevono anche qualche contraccolpo dalle sospensioni sullo sconnesso.
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