Mercedes Classe E
I MOTORI
L’elenco dei motori passati sotto il cofano delle varie generazioni della Mercedes Classe E è molto lungo. Il propulsore che equipaggia il maggior numero di esemplari di seconda mano è comunque il turbodiesel 2.1 che con i suoi diversi livelli di potenza ha spinto le versioni 200, 220 e 250 CDI e BlueTec. Quest’unità è stata sostituita da un due litri che ne ha ereditato l’erogazione dolce e corposa e ha ridotto i già ottimi consumi di gasolio. Sia in un caso sia nell’altro, la spalla ideale è il cambio automatico, arrivato negli anni a monopolizzare il listino. Tra le varie inserzioni può capitare di trovare qualche recente Classe E ibrida e ibrida plug-in, sia a benzina sia diesel, mentre in passato ha avuto un certo successo l’alimentazione a metano. Una menzione particolare va fatta agli esemplari AMG, che in un’escalation di potenza sono arrivati ormai a superare i 600 CV e impensieriscono nello scatto le supercar più rinomate.v
PRO E CONTRO
Per le rispettive epoche, le varie Mercedes Classe E hanno rappresentato il punto di riferimento del segmento in materia di qualità della vita a bordo. Il confort di marcia è sempre elevato, grazie a un molleggio efficace e a un meticolosa insonorizzazione dell’abitacolo. Il resto lo fanno gli arredi di ottima fattura e una buona disponibilità di spazio, anche se da questo punto di vista non mancano rivali capaci di far meglio. In un quadro simile è difficile trovare veri e propri difetti: al massimo, sono criticabili alcune scelte progettuali, come l’ostinazione nel voler proporre per anni il freno di stazionamento a pedale o un funzionamento non proprio intuitivo del sistema d’infotainment prima degli ultimi sviluppi e dell’avvento del sistema Mbux.