Mercedes SL

L’universo delle Mercedes SL si presenta incredibilmente vasto e variegato. La Casa di Stoccarda utilizza infatti la sigla SL - composta dalle iniziali delle parole Sport e Leicht, leggero in tedesco, - sin dal lontano 1952. Da allora l’hanno portata ben otto generazioni di vetture. Alla prima appartiene per esempio la celebre 300 SL coupé W198 con le porte ad ali di gabbiano. È un’auto raggiunge quotazioni molto elevate sul mercato delle auto d’epoca e che è stata declinata anche in variante scoperta, con portiere tradizionali. I collezionisti apprezzano molto anche la successiva 190 SL roadster W121 e la serie W113. Questa è nota anche con il soprannome di Pagoda per la particolare forma del tettuccio rigido, per certi versi simile a quella dei templi orientali. Ad essa è seguita il modello R107, a sua volta finita da tempo nel mirino degli amanti delle classiche, cui è subentrata in listino la SL R129. Questo modello, rimasto in produzione dal 1989 al 2001, ha ancora una discreta diffusione da usata e non solo nel mondo delle youngtimer. Con il successivo l’avvento della SL R230, Mercedes ha scelto di abbandonare la capote in tela di vecchia scuola per proporre un tetto rigido in metallo, ripiegabile elettricamente. Tale soluzione è stata confermata sulla SL R231, che è stata invece a catalogo dal 2011 al 2020, mentre la più recente R232, firmata a quattro mani da Mercedes e AMG, ha segnato il ritorno a una copertura in tessuto per l’abitacolo.

I MOTORI
Nell’arco di oltre 70 anni di storia la Mercedes SL è stata equipaggiata con innumerevoli motorizzazioni. Poiché la Casa di Stoccarda ha sempre resistito alla tentazione di montare un’unità a gasolio sulla sue iconica sportiva, tutte le SL usate in circolazione sono alimentate a benzina. Mercedes ha inoltre adottato sempre adottato frazionamenti nobili per la SL, puntando su motori a sei, a otto o fin anche a dodici cilindri. Solo con l’avvento della SL R232 la Stella a Tre Punte ha inserito in gamma anche un motore a quattro cilindri da due litri di cilindrata. Se l’origine del modello SL è corsaiola (la prima generazione vinse al Nürburgring e alla 24 Ore di Le Mans), nel tempo ha prevalso invece un’impostazione più aristocratica e rilassata. Non mancano tuttavia le eccezioni con un deciso temperamento sportivo. Molte di queste ostentano fiere le tre lettere AMG e arrivano a erogare oltre 500 CV, spingendosi talvolta addirittura sopra quota 600, come nel caso della SL 65 AMG prodotta dal 2012 al 2018.

PRO E CONTRO
Nell’arco degli ultimi decenni la Mercedes SL ha svolto il tema della sportiva in maniera originale. Questo modello si è infatti chiamato fuori da ogni corsa al primato in termini di prestazioni assolute per offrire un cocktail particolare di classe, eleganza e performance. Si tratta dunque di un modello che nella maggior parte dei casi non sacrifica il confort di marcia e la qualità della vita a bordo. Se l’uno e l’altra sono di alto livello, il merito fa anche un equipaggiamento di norma molto completo e a una cura delle finiture non comune. La SL può infatti essere considerata a tutti gli effetti una granturismo. Le sospensioni - a controllo elettronico su tanti esemplari recenti - sono assai efficaci, al pari dell’insonorizzazione dell’abitacolo.
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